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Il convento e la spaventosa cripta con 50 mummie: una delle "meraviglie" di Sicilia

Non tutti sanno che Burgio, la ''perla dei monti Sicani'', paese in provincia di Agrigento, racchiude tanti tesori tra cui questo "museo" recentemente inaugurato

  • 4 agosto 2021

Uno scheletro che ''ti guarda'', un altro che sembra sorridere, un altro ancora che sembra annoiato - e avrebbe anche ragione, dopo tutto questo tempo -, no, non è un incubo, non è un film, ma è il museo delle mummie di Burgio.

Non tutti sanno che Burgio, la ''perla dei monti Sicani'', paese in provincia di Agrigento, racchiude tanti tesori: un castello medievale sulla valle del Sosio, il museo della ceramica e, tra i tanti luoghi interessanti, anche un museo delle mummie, recentemente inaugurato presso l'antico convento dei cappuccini.

All'interno del convento sono state rinvenute, infatti, ben 49 mummie, esposte oggi nella cripta ormai divenuta museo. Insomma, in Sicilia il turista non trova solo granite, spiagge e sole, ma anche mummie e ragnatele. L'isola offre dunque ''divertimento'' per tutti i gusti, anche per quelli più macabri, saranno contenti sia i fan di Beverly Hills sia i fan di Dario Argento.
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Poi i gruppi si separano, gli ottimisti vanno a prendere la granita, i pessimisti vanno a visitare le mummie. E tu di quale team fai parte? Io seguo i pessimisti, però la granita la prendo ugualmente.

In diverse città della Sicilia si trovano le catacombe, celebri quelle palermitane, con più di 8000 mummie e la famosa piccola Rosalia, detta la ''bella addormentata''. Cadaveri rinsecchiti e in bella mostra sono sparsi per tutta l'isola: a Savoca, a Gangi, a Piraino, ecc. Consideriamo che prima la morte era più ''vicina'' all'uomo, anche per via delle guerre, delle malattie incurabili.

Non dimentichiamo, ad esempio, l'abitudine vittoriana di fotografarsi con i morti, i cadaveri dei propri cari: l'allegria regnava sovrana.

Lo scopo della fotografia, come anche della mummificazione, era uno soltanto: illudersi di non sparire per sempre. In realtà la riflessione sulle mummie e sulla morte è molto complessa, ma non è questo il momento di parlarne.

Concentriamoci adesso sulle spaventose mummie di Burgio. Il convento di Burgio venne edificato tra il 1634 ed il 1647, in sostituzione del primitivo romitorio del 1580, e successivamente ricostruito: la chiesa ad una navata e un prospetto molto semplice, rivolto verso la cittadina di Burgio. La cripta si trova a sinistra della navata, con piccole nicchie.

Il restauro è stato finanziato dalla Comunità Europea. Il lavoro è stato faticoso e l'atmosfera non era delle più allegre: ossa, ragnatele, polvere, insetti e tanti altri elementi che appartengono più all'aldilà che al nostro mondo. Affascinante, senza dubbio, ma spaventoso. Il restauro è stato condotto dall'architetto Umberto Di Cristina, che è riuscito a mantenere intatta l'impronta originaria dello stile francescano.

Vesti e corpi sono stati ripuliti, disinfettati, anche grazie all'utilizzo di tecnologie particolari e i corpi sono stati denudati per permettere il restauro separato di scheletri e tessuti. Le mummie infatti si trattavano bene, con corredi funebri del XVIII, del XlX e del XX secolo e avevano addosso tessuti anche pregiati: velluti, sete, merletti, taffettà, lini, pizzi, e poi monili, corone di spine, cappelli, scarpe, calze ed altri piccoli oggetti.

Se non siete impressionabili, potete leggere quello che racconterò, ovvero il procedimento della mummificazione, preferibilmente a stomaco vuoto. Le tecniche utilizzate dai cappuccini seguivano questo iter: i cadaveri venivano denudati e depurati dagli organi interni e i corpi venivano fatti purgare per un anno in appositi colatoi, per essere poi essiccati, ripuliti e profumati con unguenti aromatici.

Tenuti in piedi con dei bastoni e riempiti con stoppie, i cadaveri sembravano quasi rivivere, anche attraverso gli abiti scelti dalle rispettive famiglie e ''la bella cera'' che ottenevano. Suggestivo, senza dubbio, anche se un morto che rivive non preannuncia nulla di buono. Infine venivano sistemati nelle nicchie della cripta o nelle casse di legno, talvolta insieme ad altri familiari.

La chiesa dei cappuccini si trova ai piedi del paese di Burgio, accanto al cimitero monumentale, anch'esso ristrutturato di recente. E, come in altri luoghi ameni della Sicilia, anche a Burgio i cadaveri continuano ad aspettare le nostre visite, con la speranza che anche i fan di Beverly Hills vadano a salutarli.
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