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La Costa Sud avrà il suo primo parco a mare: quando iniziano i lavori a Palermo

Un altro passo in avanti per la rinascita del litorale palermitano, abbandonato da oltre 40 anni. Il progetto de parco a mare allo Sperone prende ufficialmente il via

  • 14 dicembre 2025

Il parco a mare allo Sperone: il render

Il mare dello Sperone, a Palermo, per decenni dimenticato e abbandonato, sta per cambiare volto: sorgerà, infatti, il primo parco verde della Costa Sud. Fiore all’occhiello sarà la pista ciclabile di via Messina Marine: un collegamento moderno e sostenibile che unirà, ancora di più, la città alla sua Costa Sud.

Dopo il porticciolo della Bandita (del quale vi abbiamo parlato qualche giorno fa), arriva un’altra conquista per il litorale. Il Parco a Mare dello Sperone prende ufficialmente il via. Un intervento da 12,7 milioni di euro che porterà verde, sport, servizi e un nuovo rapporto con il mare.

A occuparsi dei lavori sarà la Nico Srl, insieme alla European Construction Company SpA (quest'ultima segue anche la riqualificazione del nuovo porticciolo alla Bandita). «Per vedere questo polmone verde, dobbiamo attendere i tempi tecnici, dai 60 ai 90 giorni – fa sapere il consigliere comunale, Pasquale Terrani -. La ditta, infatti, deve procedere a redigere il progetto esecutivo secondo le linee dettate dall’Amministrazione comunale. Fatto ciò, si pensa che, in un paio di mesi, quindi tra aprile e maggio 2026, possano cominciare i lavori».

Cosa prevede il progetto?

L’intera riqualificazione e bonifica dell’area, che sarà dotata di piste ciclabili e percorsi pedonali per lunghe passeggiate immersi nel verde che verrà piantumato, come alberi, piante e fiori. Gli interventi includono anche attrezzature sportive, come campi da calcetto, basket, tennis, fitness e skatepark.

Prevista, inoltre, la demolizione di strutture abusive, messa in sicurezza e costiera e miglioramento della viabilità di via Messina Marine con la creazione di parcheggi.

Non mancheranno, poi, gli spazi dedicate ad attività ludico ricreative sia per i giovani che per i più anziani: per entrambi, infatti, sono stati pensati delle aree aggregative. Il tutto, come detto, immersi nel verde cittadino.

«Non ci fermiamo qui – prosegue Terrani -. Abbiamo il via libera anche per la pista ciclabile di via Messina Marine, un collegamento moderno e sostenibile che unirà, ancora di più, la città alla sua Costa Sud. Quattro progetti, un’unica visione: restituire 7 km di mare ai palermitani.

Questi risultati sono frutto di un grande gioco di squadra: amministrazione Lagalla, consiglio comunale, assessore al verde cittadino, Pietro Alongi, uffici tecnici del Comune, tutti impegnati con determinazione a trasformare la Costa Sud in una nuova centralità della città. Mi batto da oltre 40 anni per la riqualificazione di questo territorio, da Sant’Erasmo ad Acqua dei Corsari. E continuerò a farlo ogni giorno, finché ogni progetto non sarà realtà, finché ogni metro di costa non tornerà ad essere vissuto e amato».

Una notizia che arriva pochi giorni dopo il via libera al porticciolo della Bandita con l’aggiudicazione dei lavori alla European Construction Company spa. Previsti, in questo caso, 100 posti barca, ripartiti per imbarcazioni da diporto (anche di una certa grandezza) e per i mezzi dei pescatori della zona che hanno regolare licenza.

Spazio, come da progetto, anche allo sport e al tempo libero con una nuova piscina e attrezzature per fare sport a corpo libero all’aria aperta. Gli amanti della mobilità dolce, poi, potranno percorrere la pista ciclabile e sostare in uno dei punti ristoro previsti.

L’intervento rientra nei quattro progetti di riqualificazione della Costa Sud palermitana: Parco a mare allo Sperone, Porticciolo Bandita appunto, Lungomare Bandita e “Contratto di fiume Costa”, che passerà all'esame del Consiglio comunale a breve.
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