Libri e giochi condivisi nel cuore della Kalsa: riapre a Palermo la bibliofficina di quartiere
Ha restituito alla città un luogo storico da tempo abbandonato. Si chiama "Booq" ed è uno spazio di socialità e cultura per le famiglie, inclusivo e gratuito. Ecco tutte le novità
Uno spazio pubblico cittadino di socialità e cultura, inclusivo, gratuito, accogliente per le famiglie. Si chiama "Booq" ed è una bibliofficina di quartiere, nel cuore della Kalsa a Palermo, per contrastare la povertà educativa e sostenere l'educazione alla lettura di grandi e piccini.
La bibliofficina è nata in vicolo della Neve qualche anno fa. Oggi rinasce e restituisce alla città un luogo storico da tempo abbandonato di proprietà del Comune: una porzione dell'antico convento delle "Carmelitane Scalze" di piazza Kalsa, l'Istituto delle Artigianelle.
Nei mesi scorsi, segnati dall'emergenza Coronavirus e dal lockdown, l'associazione "Booq" ha rappresentato un pilastro per il quartiere attraverso il sostegno alle famiglie e la spesa a domicilio.
Da domenica 27 settembre, data dell'inaugurazione, "Booq" riparte con le attività in sede e diverse altre novità e iniziative grazie al progetto "Dappertutto. Territori e comunità per inventare il futuro", di cui è capofila il Centro per lo Sviluppo Creativo "Danilo Dolci".
Il progetto è in partenariato con le associazioni Addiopizzo, Booq, Clac, Handala, Per Esempio Onlus, Send, Ubuntu Centro Internazionale delle Culture, e con la partecipazione del Comune di Palermo e dell’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione.
Tra le novità che "Booq" presenta c'è la biblioteca diffusa, grazie alla quale i suoi oltre 4.000 volumi saranno presenti anche in altri punti della città.
Ad esempio, recandosi nella sede di Addiopizzo si potrà prendere in prestito i libri che l'associazione ha al suo interno, nella sezione dedicata ai temi della mafia. Lo stesso si potrà fare nella mediateca interculturale "Ideas Box" dedicata alla popolazione migrante, donazione della ONG Bibliothèques Sans Frontières.
All'interno di Booq è presente inoltre un secondo punto del servizio di prestito "Zero", dedicato alla condivisione di attrezzi, oggetti, pratiche e saperi ecologici.
La bibliofficina è nata in vicolo della Neve qualche anno fa. Oggi rinasce e restituisce alla città un luogo storico da tempo abbandonato di proprietà del Comune: una porzione dell'antico convento delle "Carmelitane Scalze" di piazza Kalsa, l'Istituto delle Artigianelle.
Nei mesi scorsi, segnati dall'emergenza Coronavirus e dal lockdown, l'associazione "Booq" ha rappresentato un pilastro per il quartiere attraverso il sostegno alle famiglie e la spesa a domicilio.
Da domenica 27 settembre, data dell'inaugurazione, "Booq" riparte con le attività in sede e diverse altre novità e iniziative grazie al progetto "Dappertutto. Territori e comunità per inventare il futuro", di cui è capofila il Centro per lo Sviluppo Creativo "Danilo Dolci".
Il progetto è in partenariato con le associazioni Addiopizzo, Booq, Clac, Handala, Per Esempio Onlus, Send, Ubuntu Centro Internazionale delle Culture, e con la partecipazione del Comune di Palermo e dell’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione.
Tra le novità che "Booq" presenta c'è la biblioteca diffusa, grazie alla quale i suoi oltre 4.000 volumi saranno presenti anche in altri punti della città.
Ad esempio, recandosi nella sede di Addiopizzo si potrà prendere in prestito i libri che l'associazione ha al suo interno, nella sezione dedicata ai temi della mafia. Lo stesso si potrà fare nella mediateca interculturale "Ideas Box" dedicata alla popolazione migrante, donazione della ONG Bibliothèques Sans Frontières.
All'interno di Booq è presente inoltre un secondo punto del servizio di prestito "Zero", dedicato alla condivisione di attrezzi, oggetti, pratiche e saperi ecologici.
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