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Accordo tra l'Hermitage e la Provincia di Palermo

  • 6 febbraio 2006

Dal 21 febbraio la Sicilia sbarca a San Pietroburgo, con una personale di Emilio Greco nelle sale del prestigioso Museo Hermitage. L’evento segna l’avvio di un gemellaggio artistico frutto di un accordo siglato fra la Provincia di Palermo e l’Hermitage, articolato nell’allestimento di due mostre promosse dalla Provincia al museo di San Pietroburgo, con una tappa del secondo evento anche a Palermo. Dopo la personale dell’artista nisseno, che sarà visitabile fino al 21 maggio e comprenderà un centinaio di opere fra sculture, disegni e incisioni, l’Hermitage accoglierà infatti dal 25 maggio al 25 luglio un’esposizione sul movimento artistico del Cinetismo, già allestita nell’estate 2005 nella sede del parlamento europeo a Bruxelles. Verso la fine del 2006 la mostra arriverà quindi a Palermo, ospitata nei locali del Loggiato San Bartolomeo.
Tempi brevi dunque per la concreta attuazione di un’iniziativa che si propone come «un impegno ulteriore della Provincia –afferma il presidente Francesco Musotto alla presentazione dell’accordo – per far diventare Palermo un palcoscenico internazionale». Tempi brevi, inoltre, se consideriamo che un altro interessante progetto, la convenzione siglata fra la Provincia e la Fondazione Guggenheim, tarda a decollare, impigliata da tre anni nelle maglie di una burocrazia troppo lenta per gli entusiasmi cittadini. Ma anche su questo fronte arrivano rassicurazioni: completato il restauro conservativo di Palazzo Sant'Elia, scelta quale sede per le mostre previste dalla convenzione con la Guggenheim, resta da portare a termine l’adeguamento alle nuove norme di sicurezza e il piano d’uso dell’edificio come spazio museale.

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Sicuramente più vicino il gemellaggio con l’Hermitage. «La collaborazione tra la Provincia e l’Hermitage – commenta Musotto – suggella la nascita di un canale privilegiato permanente che non si esaurirà con le iniziative programmate nel 2006». Anche Sergej Androsov, vice direttore della sezione Arte occidentale dell’Hermitage, puntualizza che l’accordo è l’inizio di uno scambio che prevede anche altre iniziative. Una volontà di valorizzare i punti di contatto sul piano culturale fra due realtà europee lontane trova conferma nel fatto che il secondo evento in programma mira a ripercorrere l’evolversi di un fenomeno artistico di respiro internazionale, che ha avuto importanti esponenti sia in Russia che in Italia, come sottolinea Lorenzo Zichichi, cui tra l’altro va il merito di aver fatto da tramite con l’istituzione di San Pietroburgo. La seconda mostra, curata da Luciano Caramel e Viktor Misiano, consentirà di ammirare le opere di dodici rappresentanti del Cinetismo nel mondo, per un totale di sessanta pezzi divisi in tre sezioni, con una nutrita presenza italiana. Ben gradita giunge allora questa occasione di scambio culturale, per una Palermo che può dare tanto e che vuole certamente arricchirsi di confronti. Ben gradito, in generale, ogni progetto che non torturi l’appetito con l’attesa. Ma non è questo il caso: l’orizzonte stavolta è a portata di “vista”.

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