Il conflitto di un geniale antieroe

La scienza può offrire le risposte ai più controversi enigmi ma non potrà mai spiegare il senso della vita. Forse è questo il messaggio che un uomo come Ettore Majorana ci ha voluto dare. Su questo personaggio verte lo spettacolo di Giuseppe Di Pasquale “Ettore Majorana, a cento anni dalla nascita, nei giorni della scomparsa” ispirato a Leonardo Sciascia, in scena a Caltanissetta al teatro Regina Margherita per le scuole sabato 16 dicembre.

Catanese, fisico appartenente alla generazione di Fermi con il quale conseguì la laurea, Majorana rappresenta nell’immaginario collettivo l’anti-eroe del novecento. Colui che avrebbe potuto trovare mille e più risposte per risolvere il problema dell’invenzione dell’atomica attraverso il suo genio ma che preferì gettare la spugna e arrendersi dinanzi al più grande dei quesiti: trovare una ragione di vita, della sua vita. Nel marzo del 1938, il fisico catanese, solitario, silenzioso e riservato, s’imbarca sul postale Napoli-Palermo e da quel momento le sue tracce si perdono.

Lo spettacolo di Giuseppe Di pasquale costituisce un'occasione per conoscere dal punto di vista umano la storia dello scienziato diviso tra la scienza, appunto, e la morale. Non si cercherà una risposta alla domanda «Che fine ha fatto?». Si proverà a capire quali siano state le ragioni che hanno portato un uomo come lui a rinunciare a sé. Tanti i dubbi e le domande. Si è ucciso davvero dopo aver espresso il desiderio di farla finita in due lettere oppure è stato rapito? Una cosa è certa. Il suo corpo non venne mai trovato e forse Majorana era questo che desiderava. Interpretato da Filippo Brazzaventre, Valeria Contadino, Sergio Seminara, musiche di Massimiliano Pace e con la partecipazione di Massimo Foschi in video, il testo analizza l’ultima parte della vita dello studioso e lo fa attraverso testimonianze storiche e richiami poetici e metaforici per affrontare le controversie di un animo come il suo. Per informazioni telefonare allo 0922949579.
val.cuc.