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Mike Stern, fusion e jazz tradizionale

Non dimentichiamo che il nostro, da allievo di Pat Metheny, è poi passato a suonare con Billy Cobham

  • 15 novembre 2004

Eclettismo e versatilità sono le caratteristiche del chitarrista bostoniano Mike Stern (classe ’53), che suonerà per la rassegna “Jazz al Metropolitan” lunedì 22 novembre alle 21.30 (presso l’omonimo teatro di viale Strasburgo 358 a Palermo), se fra le pubblicazioni discografiche che lo coinvolgono troviamo, oltre a quelle con Miles Davis (“The Man with The Horn”, “We Want Miles”, il disco dal vivo in Giappone “Miles! Miles! Miles!” e l’ultimo “Star People”) e Jaco Pastorious (nel live “Raça”), album quali “Neesh” (Atlantic Records), oggi introvabile e conosciuto anche come “Fat Time”, dal nomignolo che proprio Davis gli aveva appiccicato durante la sua permanenza nella band, “Upside Downside” (1986, con Bob Berg al sax, Jeff Andrews e Mark Egan al basso, Mitch Forman alle tastiere, Dave Weckl e Steve Jordan alla batteria), “Standards and Other Songs” (1993), un cd di tutti standards dove si circonda già di musicisti quali Al Foster e Randy Brecker (e ancora Bob Berg), o “Between the Lines” (1996), per giungere, a grandi salti, alle ultime registrazioni a suo nome, Voices (2001) e These Times (2004): un artista che incarna un vero ponte fra quanto avvenuto nel jazz negli anni ’70-’80 e tutto quello che sarebbe avvenuto dopo, fino ai nostri giorni. E non parliamo solo di esperienze e quindi di collaborazioni, ma anche di evoluzione di suoni, di stili e di tecniche.

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Non dimentichiamo che il nostro, da allievo di Pat Metheny, è poi passato a suonare con Billy Cobham e, dopo aver formato anche un quintetto in condominio con Michael Brecker, e nella band di Lew Soloff, viene quindi ammesso all’interno della formazione del nume nero del jazz, Miles Davis, nel 1981, dove milita per due anni. Tali percorsi musicali lo portano a maturare in quello che può essere definito l’ambiente più prolifico dell’epoca, quello dei prodromi della cosiddetta fusion, linguaggio del quale Stern è divenuto esponente di primissimo piano, pur muovendosi con altrettanta padronanza sul terreno del jazz tradizionale. Già a fianco del sassofonista Joe Henderson, dei chitarristi Jim Hall e Pat Martino, ma ancora dei trombettisti Tom Harrell, Arturo Sandoval e Tiger Okoshi, nonché i gruppi “Steps Ahead” e “Brecker Brothers”, votato “Best Jazz Guitarist 1993” dalla rivista “Guitar Player”, Stern riceve due nomination al prestigioso Grammy Award per gli album “Is What It Is” (nel ’94) e “Between The Lines” (nel ’96). Nel ’97 si riavvicina ad un’estetica più jazzistica con “Give And Take”, disco in cui figurano John Patitucci al basso, Jack DeJohnette alla batteria e Don Alias alle percussioni, special guest i sassofonisti Michael Brecker e David Sanborn, mentre è del 2001 la sua terza nomination all’ambito riconoscimento per “Voices”, album in cui per la prima volta il nostro inserisce sonorità vocali usate come veri e propri strumenti, avvalendosi dell’esperienza del bassista Richard Bona (cantante, polistrumentista e compositore camerunense, impostosi all'attenzione del pubblico ne "The Zawinul Syndicate" e poi nel "Pat Metheny Group").

E proprio Bona, insieme al sax di Bob Franceschini – già con Chaka Khan, George Benson, Woody Shaw, Dave Valentin, Kenni Kirkland, Eddie Palmieri, Michael Camino, Jorge Dalto, Barry Rogers e nel 1986 in tour con Willie Colon dove approfondisce le proprie radici portoricane, formandosi come improvvisatore di latin music – ed alla batteria di Dennis Chambers – pilastro ritmico dei gruppi funk Parliament e Funkadelic, protagonista della fusion degli anni ’80 con Special EFX, David Sanborn e John Scofield, recentemente anche anche con George Duke, Stanley Clarke ed i Brecker Bros. – accompagneranno Mike Stern per questa sua tappa palermitana, la prima in Sicilia. L’abbonamento ai sette concerti è di 105 euro l’intero, 90 euro il ridotto (riduzione Cartaduo e Ideanet), mentre non ci saranno riduzioni per i singoli concerti, i cui prezzi d’ingresso variano da 18 a 25 euro (esclusa prevendita, 3 euro). Sono acquistabili presso il botteghino del Metropolitan (viale Strasburgo 358), Ellepì dischi (via Libertà 29/c). Infoline e botteghino: 091.6887573.

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