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Stereo Total, i futuristi che guardano al passato

  • 1 aprile 2006

New wave, pop elettronico retrò, disco-music, lounge, rockabilly, punk ma anche canzonette francesi degli anni sessanta: se pensate un simile meltin’ pot di generi sia più che altro il repertorio di un Dj molto estroso siete fuori strada. Fate un salto al concerto degli Stereo Total, a Palermo domenica 9 aprile sul palco dei Candelai (via dei Candelai 65, ore 22, ingresso 5 euro), e vedrete di persona come questo combo berlinese sappia cambiare registro musicale con la stessa scioltezza di un selecter che cambia i vinili sul piatto. Nell’ambito ormai saturo del pop elettronico riuscire nell’impresa di proporre qualcosa di innovativo o quantomeno particolare è abbastanza arduo, ma la chanteuse francese Francoise Cactus ed il musicista elettronico nonché chitarrista berlinese Brezel Goering, membri "base" e fondatori del gruppo, hanno avuto certamente dalla loro parte la provenienza da un background musicale quanto mai eterogeneo. La prima proviene infatti da un passato con la band garage-punk-Rock’n’Roll francese delle "Lolitas", il secondo da un progetto noise-elettronico chiamato Sigmund Freud Experience che attingeva a piene mani dalle atmosfere di Kraftewerk e Suicide.

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Sicuramente il loro connubio artistico non poteva non generare qualcosa di insolitamente affascinante, come hanno mostrato sin dal loro primo album/raccolta "Oh Ah"(1995), mix post moderno di suoni disco music, punk, new wave ed elettro-pop. Gli altri album "Monokini", "Stereo Total", "Juke-Box-Alarm" e "My Melody" continuano ed accentuano la linea del gruppo: musica smaccatamente melodica che richiama, cita e spesso fa il verso a tutto l’immaginario pop europeo e non degli ultimi trent’anni: brani cantati in italiano, francese, tedesco e persino turco che tagliano, copiano ed incollano melodie da colonne sonore anni sessanta, tormentoni estivi e così via. Nel 2001 grazie all’entrata nel gruppo dello scozzese Lesley Campell alla chitarra e il palestinese Iznogood al basso, danno alle stampe il loro album "Musique Automatique", pubblicato in europa da EMI e negli usa dalla celebre label indie Kill Rock Stars, portabandiera del post punk femminista di Bikini Kill, Bratmobile e Frumpies.

L’intero disco è composto da canzoni scritte all’impronta,quasi automaticamente (da qui il titolo) e registrate negli Airbase 1000 studios del produttore turco-finlandese Cem Oral (meglio noto come Jammin Unit, già negli Air Liquide).Il risultato è un caleidoscopio di suoni e stili, ottenuto anche mediante il campionamento di strumenti reali e l‘uso di sintetizzatori vintage, un collage musicale che a molti ha ricordato i lavori di band giapponesi come Pizzicato Five e Cibo Matto. Nel 2005 esce "Do the Bambi", album che sembra mantenere le movenze del precedente pur risultando meno ispirato; nonostante tutto brani di grande appeal pop come "Babystrich" ,"Mars Rendez-vous" ed "Europa Neurotisch" bastano da soli a dare lustro all’intero lavoro. L’inizio di questo 2006 vede invece la pubblicazione per la Disko B della compilation "Discoteque", raccolta di remix, brani inediti e collaborazioni con altri artisti. La formula degli Stereo Total, ossia "40% di chanson, 20% R'n'r, 10% punk-rock, 3% DAF - Sequencer, 4% Jacques Dutronic - Rhythmique, 7% Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg, 1,5% Cosmonaute, 10% really old syntesizers, 10% bit-amiga-Sampling, 10% transistor amplifier, 1%…" come da loro stessi enunciata, sembrerebbe dunque funzionare egregiamente, come potremo saggiare personalmente assistendo al loro promettente live-set palermitano, (al quale seguirà subito dopo l’after show dj set di Mr. Sinclair & Doc. Rouge) e chissà se presi dalle atmosfere retro-futuriste dei berlinesi musica non potremmo addirittura scorgere tra i danzanti una novella Brigitta Bardot, Ipod munita, magari cresciuta a suon di punk, sintetizzatori e un pizzico di Serge Gainsbourg.

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