Prima ballerino poi cuoco, ma la sua vocazione era far ridere: Chris Clun, il comico satirico
Palermitano di 34 anni, ha avuto un rapporto di amore e odio con la Sicilia che ha dovuto abbandonare per andare a lavorare in Francia. Poi Sicilia Cabaret e la Rai fino alla denuncia (sociale) satirica

Chris Clun (foto di Kheir Photography) al teatro Agricantus
Tutti lo conoscono come ''Chris Clun'', ma il suo nome è Christian Modica, 34 anni, di Palermo. L'artista che fa le denunce satiriche, ha sempre la battuta pronta, ama scherzare, i videogiochi e un'altra delle sue passioni è viaggiare. «Dovremmo essere noi i turisti della nostra isola», ci dice, e aggiunge «l'anno scorso, quasi costretto dalle circostanze, sono andato in vacanza a Ustica e penso sia stato il viaggio più bello della mia vita, ho visto delle cose bellissime. Una delle esperienze più mistiche. Quest'anno andrò probabilmente a Favignana».
La sua carriera artistica prende avvio con il ballo, inizia a fare hip-hop a 21 anni: «Ho ballato per dieci anni, mi dicevano ''quando balli fai ridere''», ci racconta sorridendo. Grazie a questa esperienza, con la sua squadra fa gare in tutta Italia e studia alla ''Debbie Reynolds'' di Los Angeles: «Una bella esperienza perché il livello era molto avanzato, otto ore al giorno di studio. Poi un po' in giro per la Sicilia e ho insegnato», ci racconta.
Benchè tutti gli dicessero ''devi fare il comico!'', Chris si convince di questo solo pochi anni fa: «Fino al 2017 facevo il cuoco a Parigi, per necessità economica. Poi sono venuto a Palermo e ho partecipato al laboratorio teatrale ''Taaac'' di Tiziano Di Cara. Durante uno spettacolo, tra gli ospiti c'erano Matranga e Minafò e mi hanno detto ''vieni a fare Sicilia Cabaret''». E da lì inzia il percorso artistico di Chris: «Sicilia Cabaret è stata una bella esperienza, ho conosciuto tante persone, ho fatto tre edizioni, tra cui due volte su Rai 2. È stato tutto molto rapido, dalla cucina al palco su Rai 2 nel giro di un annetto».
La storia di Christian infatti non è semplice, ha avuto un rapporto di amore e odio con la Sicilia, perché prima aveva dovuto abbandonarla per andare a lavorare in Francia: «Poi la Sicilia si è riscattata e mi ha dato una grande opportunità. Quando ero fuori mi mancavano il dialetto siciliano, la cucina, la famiglia, gli amici». Christian ha un forte legame con un paese in particolare: «Il mio luogo preferito è Sant'Agata di Militello, è il paese dei miei e ci vivono, mio padre è andato in pensione e sono tornati là, so che se vado là sto con loro», ci racconta.
Il nome d'arte è legato anche all'esperienza parigina: «Quando ballavo mi chiamavano ''Chris Clown'', perché facevo ridere. A Parigi mi chiedevano il nome durante i contest e i francesi ''clown'' lo pronunciavano ''clùn''», ci racconta. Così se avete dubbi, sapete che si pronuncia ''clùn'' un po' alla francese e non ''clàn''.
Nel 2017 Christian inizia anche a pubblicare dei video comici per il web, dove tuttora riscuote grande successo, raggiungedo milioni di visualizzazioni. Ha interpretato tanti ruoli anche nei video di altri comici, come Roberto Lipari, I 4 Gusti, I Badaboom, i Sansoni e altri. Ci racconta Christian: «All'inizio utilizzavo quasi sempre il dialetto, poi appena ho visto commenti anche di persone del nord, ho iniziato a utilizzare anche l'italiano, in ogni caso metto i sottotitoli per i non udenti».
Christian, oltre a far ridere tutti, fa anche riflettere, perché porta avanti una vera e propria denuncia sociale: «Voglio sfruttare la popolarità per denunciare, per fare del bene. Uno dei video più visti è quello del gratta e vinci. Molti mi hanno detto ''ho smesso di giocare grazie a te''- ci racconta -, e voglio che il linguaggio sia accessibile a tutti».
Attualmente fa video da solo oppure con la compagna Giulia Cassibba o con Simone Riccobono. Non ha una programmazione, ma segue il fenomeno del trend topic, creando video sull'argomento del momento, oltre a quelli realizzati prima per le ricorrenze classiche: «faccio tutto io, montaggio, video. Invece i video con Simone li scriviamo insieme, per adesso in videocall. Siamo molto in sintonia, ci sentiamo sempre», ci racconta.
L'artista dalle mille risorse è molto sensibile alle tematiche sociali, ama insegnare e aiutare gli altri, quando possibile: «Per adesso faccio l'nsegnante della Yellow School di Luca De Paoli, accademia per disabili, per inserire i ragazzi nel mondo del lavoro. Insegno il linguaggio web, Instagram, Facebook, Tiktok, come difendersi dal cyber bullismo e con loro ho realizzato due video, gli faccio fare anche teatro, per farli diventare dei creator».
Christian ha progetti importanti, che per adesso rimangono segreti: «Con Simone Riccobono partiremo per Napoli, con un grosso nome della comicità italiana», ci svela, «ma per ora non possoaggiungere altro».
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