Tram a Palermo, si cambia (di nuovo): via Libertà torna tra le priorità, che succede
Il decreto ministeriale consente l’immediato finanziamento della tratta A nord, ossia quella che collega via Duca della Verdura con piazza De Gasperi: i dettagli

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha firmato il decreto che attribuisce la disponibilità di risorse finanziarie pari a 481 milioni euro al sistema tram di Palermo come attualmente rimodulate.
«In particolare - si legge nella nota dell'assessorato comunale alla Mobilità -, il decreto, una volta registrato, consente l’immediato finanziamento della realizzazione della cosiddetta tratta A nord che, quindi, potrà essere inserita nell’appalto dei lavori in corso per le linee C e B come prosecuzione di servizi analoghi, come previsto dalle norme, e andare in realizzazione in tempi adeguatamente ridotti».
«Con la firma del decreto da parte del ministero - che ringraziamo - hanno detto il sindaco Lagalla e l’assessore Carta – si completa una fase delicata e cruciale di rimodulazione funzionale e riprogrammazione finanziaria del sistema tram di Palermo per consentire di realizzare la rete tranviaria correggendo alcune problematiche esistenti nella proposta iniziale, nonché risolvendo le criticità legate all’aumento dei costi di realizzazione.
In particolare, il decreto consentirà di inserire la tratta di via Libertà Nord nell’attuale appalto dei lavori in modo di poter essere realizzata contestualmente alle tratte C (via Ernesto Basile) e B (via Notarbartolo e via Duca della Verdura) per poter offrire ai cittadini e ai turisti una rete tranviaria che finalmente connette i rami esistenti e serve importanti poli come quelli universitari e sanitari e parte del centro urbano».
Il finanziamento e il conseguente via libera ai lavori riguardano la tratta Nord della linea A, ossia quella che attraversa via Libertà a partire dall'incrocio con via Duca della Verdura e prosegue fino a collegare piazza Giovanni Paolo II, passando da via Marchese di Villabianca. Resta invece accantonato al momento il tratto che riguarda la prima parte della linea A, ossia quella che da piazza Giulio Cesare dovrebbe passare da via Roma e dalla parte bassa di via Libertà.
«È un ulteriore passo verso una mobilità sostenibile a Palermo - aggiunge l’assessore Carta – che permetta progressivamente di offrire una valida alternativa all’uso dell’automobile privata attraverso il sistema integrato bus, tram, metrotreno, parcheggi di interscambio e ciclovie a cui sto lavorando con uffici e progettisti anche nel quadro della nuova idea di città contenuta nelle Direttive generali del nuovo piano urbanistico generale in fase di redazione.
Confido che a breve, dopo il completamento delle verifiche sul progetto esecutivo, si possa procedere all’avvio dei lavori delle tratte C e B e alla nuova gara di appalto per le tratte E1, E2 ed F (o in alternativa D) per una importante estensione della rete. Muoversi in libertà, sicurezza e senza inquinamento a Palermo deve essere un diritto solido, esteso e distribuito in tutto il territorio, consentendo a tutti i quartieri di poter essere raggiungibili e, quindi, attrattivi e accoglienti per chi vi abita».
Linea C, quando iniziano i lavori
Nel frattempo si attende l'avvio del cantiere della linea C, che (dopo vari rinvii) dovrebbe partire a settembre, come anticipato dal Rup dei lavori a Balarm in un articolo di approfondimento.
La nuova linea, che prolungherà il tratto già esistente lungo viale Regione Siciliana passando dallo svincolo Calatafimi e da zona Università, per poi concludersi alla stazione centrale (e ritorno), stravolgerà una delle strade più trafficate della città, via Ernesto Basile.
I binari saranno posizionati al centro delle due carreggiate, motivo per cui si è deciso di rimuovere il viale alberato centrale.
Tuttavia, entrambi i lati verranno completamente riprogettati: saranno realizzati nuovi percorsi pedonali, piste ciclabili e due giardini lineari.
Altra modifica sostanziale riguarda lo svincolo Basile, ossia quello che collega via Ernesto Basile con la circonvallazione. In corrispondenza del quale, già oggi non idoneo a smaltire il traffico rilevato nelle ore di punta, è previsto di sostituire l’attraversamento sul ponte con un doppio tunnel sotterraneo.
Dunque, il tram passerà in sotterranea, grazie alla realizzazione di una galleria tranviaria. Una soluzione che dovrebbe essere utile a evitare ulteriori restringimenti della strada e interferenze con il traffico veicolare.
Secondo quanto definito nel cronoprogramma, gli interventi dovrebbero avere una durata totale di 35 mesi. Dunque, iniziando a settembre di quest'anno dovrebbero terminare non oltre il 2028.
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