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Turista investita in un'area pedonale: scooter elettrici (fuori controllo) a Palermo

Quello che è successo ieri sera, martedì 22 dicembre, in via Maqueda non è un caso isolato. Il fenomeno di questi mezzi (senza targa) è un vero problema in centro storico

Anna Follari
Giornalista
  • 23 dicembre 2025

Ragazzini a bordo di scooter elettrici in piazza Ruggero Settimo

Scooter elettrici fuori controllo in centro storico a Palermo: l’ennesimo incidente riaccende la questione di questi ‘anomali’ mezzi. È successo ieri sera, lunedì 22 dicembre intorno alle ore 20.00, all’altezza dell’incrocio tra via del Parlamento e corso Vittorio Emanuele, una delle arterie più frequentate da residenti e non. Una turista è stata investita da uno scooter elettrico, ha battuto la testa ed è stata trasportata in ospedale. Anche chi guidava il mezzo ha riportato delle ferite.

Secondo quanto denunciato dal "Comitato per una mobilità davvero sostenibile" anche a Palermo non si tratta di un episodio isolato, ma dell’ennesima manifestazione di un fenomeno diffuso: scooter elettrici senza targa, spesso spacciati per biciclette elettriche, che non potrebbero circolare né su strada né sulle aree pedonali ma che continuano ad agire indisturbati sul territorio cittadino.

«Chiediamo ancora una volta un intervento capillare – affermano -per contrastare la presenza sempre più dilagante di questi mezzi che non sono biciclette e vengono purtroppo utilizzati in modo improprio, mettendo a repentaglio la sicurezza di pedoni e ciclisti. Questo episodio dimostra l’inutilità dell’ordinanza che vieta ai velocipedi le principali vie del centro storico: non va mortificato chi sceglie la mobilità sostenibile, ma va sanzionato chi non rispetta le regole che già esistono».

Ancora un volta riappare l’immagine di via Maqueda come terra di nessuno: invece di passeggiare tra botteghe, monumenti e spazi culturali, ci si ritrova a farsi largo fra furgoni di carico e scarico merci fuori dagli orari consentiti o, ancor peggio, tra ‘scooteristi’ alla guida di mezzi a pedalata assistita dalle sembianze di biciclette.

Chi arriva a Palermo quindi parte dall’idea di passeggiare lungo uno dei suoi assi storici più importanti ammirando piazza Pretoria, Palazzo delle Aquile, la chiesa di San Giuseppe dei Teatini, Palazzo Comitini, Palazzo Sant’Elia, o ancora l’Archivio comunale, la Galleria delle Vittorie e Palazzo di Filangeri di Cutò, mentre la realtà è ben diversa: prima di alzare lo sguardo verso i monumenti bisogna fare attenzione che non ti sfrecci a pochi metri di distanza una “moto-bici”, spesso guidata da minorenni.

La polizia municipale negli scorsi mesi, ha provato a contrastare con i mezzi a sua disposizione il fenomeno pur operando in condizioni di organico ridotto. Secondo i dati sono state elevate complessivamente 352 sanzioni per violazioni nelle aree pedonali (54 nella sola piazza Caracciolo), tali sanzioni si riferiscono agli accessi non consentiti in spazi riservati ai pedoni.

A fornire i numeri è la consigliera comunale Tiziana D’alessandro, che precisa però che: «Per rendere davvero efficaci le aree pedonali è indispensabile affiancare interventi strutturali e azioni preventive: una segnaletica più chiara, dissuasori fisici adeguati, un percorso di informazione e sensibilizzazione dei cittadini e l’uso mirato della video sorveglianza, per garantire maggiore sicurezza e rispetto degli spazi pedonali».

«I controlli ci sono e continueranno – spiega il commissario della polizia municipale Cassarà - in via del Parlamento, purtroppo, si è verificato l’episodio in cui uno scooter si è introdotto nell’area pedonale investendo una turista, ma questo non significa che l’attività di vigilanza venga meno. Continuiamo a elevare decine di verbali, come dimostrano anche i dati dei mesi scorsi, durante i quali diversi colleghi sono stati impegnati quotidianamente nei servizi di controllo. Sugli assi pedonali i controlli sono attivi e presenti: li svolgiamo regolarmente e proseguiremo con l’attività di vigilanza per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza di pedoni e cittadini».

Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao: «La situazione è chiara: mancano ancora una volta i controlli. Come ogni obbligo, senza la necessaria possibilità concreta di punire i trasgressori, il tutto diventa inefficace. Circa un mese fa sono stati sequestrati circa una trentina di questi mezzi, ma il problema resta in quanto non sempre è possibile accedere al sequestro del mezzo: pertanto è necessario attivare una procedura chiara e stabile per il sequestro dei mezzi, affinché le regole esistenti possano essere realmente applicate e la sicurezza di pedoni e cittadini tutelata».
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