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Un anno di musica, emozioni e bellezza: la nuova stagione del Teatro Massimo Bellini

Un viaggio tra emozioni senza tempo, nuove produzioni e grandi interpreti internazionali. Lirica, balletto, sinfonica, recital: la bellezza prende vita a Catania

Balarm
La redazione
  • 9 settembre 2025

Teatro Massimo Bellini di Catania

Nella Giornata Mondiale della Bellezza, il teatro Massimo Bellini di Catania propone la nuova stagione tra musica, danza e teatro.

Un viaggio tra emozioni senza tempo, nuove produzioni e grandi interpreti internazionali. Lirica, balletto, sinfonica, recital: la bellezza prende vita sul palcoscenico del Teatro Massimo Bellini di Catania.

In tutto 7 titoli in abbonamento, di cui 5 opere e 2 balletti, in scena al Teatro Bellini e 3 opere da camera fuori abbonamento, in scena al Teatro Sangiorgi. Il cartellone concertistica prevede 18 appuntamenti, 12 sinfonici e 6 recital in abbonamento, 5 concerti straordinari fuori abbonamento.

Protagonisti del panorama musicale internazionale animeranno una programmazione ricca e variegata, tra grandi classici, repertorio contemporaneo e nuove commissioni.

L'inaugurazione della Stagione di concerti sinfonici e recital si tiene il 31 ottobre con la Quinta Sinfonia di Mahler, direttore Marcus Bosch.

Tra gli altri artisti ospiti del cartellone concertistico, i direttori Martin Ozoliņs, Nayden Todorov, Lü Jia, Daye Lin, Sergio Alapont, Francesco Di Mauro, Gianluca Marcianò.

E tra i solisti i violoncellisti Giovanni Sollima e Mario Brunello, il bandoneista Massimiliano Pitocco, i pianisti Francesco Nicolosi con lo scrittore Stefano Valanzuolo, Elisso Bolkvadze, Dmitry Igorevich Shishkin, i Lautari con Mario Incudine e Antonio Vasta.

E rinomati solisti vocali tra i quali la cantante e compositrice Lisa Gerrard, vincitrice del Golden Globe, direzione di Gianluca Marcianò, voce recitante Giovanni Calcagno.

Come ha sottolineato il sindaco Enrico Trantino, presidente del Consiglio d’amministrazione: «La libertà di scegliere la Bellezza è una forma di resistenza civile e culturale. In un’epoca spesso frastornata da rumore e distrazione, il Teatro Massimo Bellini riafferma con coraggio il valore dell’Arte come spazio di crescita e di coesione. Questo cartellone non è solo un programma, ma un invito rivolto alla città intera: scegliere la Bellezza significa scegliere Catania, la sua anima più profonda, la sua vocazione europea, il suo rango di capitale culturale. È un atto di identità e di fiducia, una chiamata collettiva a riconoscere ciò che ci unisce nel segno dell’eccellenza e della memoria».

Per il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano: «Siamo ormai all’inizio del settimo anno di un percorso che portiamo avanti con coerenza e un’idea precisa: rendere il Massimo catanese un luogo di libertà e visione. La nuova stagione è il frutto di un lavoro corale di tutte le componenti dell’ente, un impegno teso a riconnettere il Bellini al suo territorio e al mondo. Perché sappiamo che non c’è bellezza senza responsabilità.

Ogni titolo, ogni scelta artistica afferma perciò la volontà di questa governance di alimentare un teatro vivo, che sappia dialogare con il presente e offra a tutti la possibilità di sentirsi parte di un disegno più alto. In tale prospettiva la "Libertà di scegliere la Bellezza" si rinnova stagione dopo stagione come missione, diventando strumento di comunità e costruzione di senso condiviso».

Il programma

Stagione di Opere e Balletti 2026

Il cartellone di lirica e danza comprende 7 titoli in abbonamento, di cui 5 opere e 2 balletti, in scena al Teatro Bellini Per ciascun titolo sono previste 7 rappresentazioni, 2 serali (ore 20.30), 5 pomeridiane (ore 17.30). Si aggiunge da quest’anno la novità delle opere da camera, una dimensione più raccolta, dinamica e altrettanto incisiva: 3 i titoli fuori abbonamento che saranno allestiti al Teatro Sangiorgi.

Le opere
S’inaugura con la trionfale e pur intima “Aida” (dal 20 al 28 gennaio), il celeberrimo capolavoro in cui Verdi scolpisce passioni private e tensioni politiche sullo sfondo di un Egitto antico, maestoso e crudele.

Segue “La vedova allegra” (dal 6 al 13 marzo), regina incontrastata delle operette, in cui Franz Lehár tesse un’irresistibile partitura fatta di valzer scintillanti, duetti appassionati e malinconie mascherate dal sorriso. Il libretto di Victor Léon e Leo Stein ci riporta nell'elegante Pontevedro, dove sentimenti e interessi si intrecciano tra balli sfavillanti e duelli verbali.

La stagione procede con tre allestimenti dell’ente. Andrea Chénier (dal 10 al 18 aprile), potente affresco di Umberto Giordano, s’ispira alla vicenda del poeta rivoluzionario francese travolto dalla furia del Terrore.

I Puritani (dal 25 settembre al 2 ottobre) sono l’ultimo capolavoro firmato da Vincenzo Bellini su libretto di Carlo Pepoli, in cui i tormenti dell’anima divampano nell'Inghilterra di Cromwell attraversata da guerre civili.

In “Carmen” (dal 27 novembre al 4 dicembre) emerge la forza indomabile della libertà femminile. Nell’opéra-comique di Georges Bizet, protagonista è l’archetipo della donna emancipata, irriducibile, pronta a vivere secondo il proprio desiderio fino alle estreme conseguenze. Il libretto di Meilhac e Halévy trova in partitura un contrappunto che sfida ogni convenzione.

I balletti
Sogno di una notte di mezza estate (dal 22 al 28 maggio), balletto in due atti liberamente tratto dall’omonima commedia di Shakespeare, si sviluppa sulle melodie di Felix Mendelssohn Bartholdy e Camille Saint-Saëns, che accompagnano le suggestive coreografie di Yaroslav Ivanenko, in cui magia, amore e inganno si fondono in un’atmosfera onirica. Scene di Heiko Mönnich, luci di Maximilian Rade.

L’incanto della fiaba si compie con La bella addormentata (dal 15 al 20 dicembre), balletto su musiche di Čajkovskij che riunisce magia, romanticismo e virtuosismo classico. Un prologo e tre atti raccontano l’eterno conflitto tra bene e male, tra sogno e realtà. È il miracolo della purezza ritrovata, in cui la bellezza si addormenta per risvegliarsi alla vita e all’amore.

Le opere da camera
Il Teatro Massimo Bellini si proietta inoltre verso modelli innovativi. Tra questi rientrano le tre opere da camera che saranno rappresentate in prima assoluta.

Il quinto moschettiere (13,14 e 15 marzo 2026), creazione commissionata dal Teatro, è stata musicata da Matteo Musumeci su libretto di Vincenzo De Vivo. L’atto unico comincia dove finisce il primo romanzo dumasiano. I quattro eroi segnano ormai il passo.

L’orso e La domanda di matrimonio (28,29 e 30 maggio 2026) costituiscono un dittico modellato sugli omonimi atti unici di Anton Čechov, riletti dal compositore Joe Schittino su libretto di Alessandro Idonea. Un doppio gioco di ironia e desiderio trasforma la quotidianità in teatro dell’assurdo.

Stagione Concerti e Recital 2025/2026
La concertistica prevede diverse opzioni. Il Turno A contempla il totale dei 18 appuntamenti, ossia 12 concerti sinfonici serali fissati per le ore 20:30 e 6 recital da camera, alle 17:30. Il Turno B prevede invece la replica pomeridiana, sempre alle 17.30, dei concerti sinfonici. Una terza opzione consente di abbonarsi esclusivamente ai recital, sia al fine di una fruizione mirata, sia per aggiungerli al Turno B per affinità di orario.

I concerti sinfonici
L’intero percorso sinfonico e cameristico si delinea come un variegato viaggio, con una titolazione pensata per evocare le diverse suggestioni. “Mahler, bagliori della Secessione” è la sintesi più efficace per introdurre il concerto inaugurale, dedicato appunto ad un compositore profondamente legato all’estetica della Sezession viennese (31 ottobre e 2 novembre 2025).

Violino e virtuosité” riassume il cimento di un solista come Jinzhu Li, che interpreterà pagine come l’impervio Concerto n. 4 in si minore per violino e orchestra di Alexey l'ammaliante Introduction et Rondo capriccioso di Saint-Saëns e le melodiche “Quattro impressioni norvegesi” di Stravinskij. Nella seconda parte la travolgente Sinfonia n. 9 di Šostakovič. Dirige Nayden Todorov (5 e 6 dicembre).

Con “Omaggio ad Aretha Franklin” l’Orchestra Jazz Siciliana The Brass Group, diretta da Domenico Riina, rende omaggio a una leggenda del sound afroamericano. Voce solista Simona Molinari, per attraversare soul, gospel e jazz, con arrangiamenti raffinati (3 e 4 gennaio 2026).

“Aspettando la divina luce” ruota intorno a due capolavori, uno sacro, l’altro profano, uniti dall’aspirazione alla trascendenza e alla perfezione quasi metafisica: il Magnificat in re maggiore di Johann Sebastian Bach, per soli, coro e orchestra, e la Sinfonia n. 41 “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart, culmine della scrittura sinfonica classica. Sul podio Lü Jia, solisti vocali Alina Tkachuk, Ylenia Iasalvatore, Polina Shamaeva, Christian Collia, Ugo Guagliardo (7 e 8 febbraio).

L’appuntamento sinfonico-corale “Foresta rossa” è un imponente spettacolo multimediale, voluto per non dimenticare - quarant’anni dopo - il tragico disastro di Černobyl in Ucraina. (13 e 14 febbraio).

Vienna 1808 è la rievocazione di una leggendaria maratona musicale che vide protagonista Beethoven. Verranno riproposti due dei capolavori allora eseguiti: il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra op. 58 e la Sinfonia n. 6 “Pastorale” op. 68. Sul podio torna Marcus Bosch, solista al pianoforte Elisso Bolkvadze, illustrazioni di Letizia Algeri (20 e 21 marzo).

La magia dei violoncelli” è quella creata da due sommi solisti, Giovanni Sollima e Mario Brunello, in veste anche di direttori. In programma il Concerto in la minore op. 129 di Schumann, il Concerto in si minore op. 104 di Dvořák e “Violoncelles, vibrez!” di Sollima per due violoncelli e orchestra
d’archi (24 e 26 aprile).

“La creazione”, nella storia della musica, è per definizione quella di Franz Joseph Haydn. A dirigere il solenne oratorio per soli, coro e orchestra sarà Fabrizio Maria Carminati, solisti il soprano Melissa Purnell e il tenore Andrea Schifaudo. Le illustrazioni scenografiche sono di Salvo Russo (2 e 3 maggio).

In “Capricci, variazioni e suite” si esplorano le forme libere e brillanti di pagine come Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov, con al pianoforte Dmitry Ishkhanov, Ouverture spagnola n. 1 di Glinka, “Una notte sul monte Calvo” di Musorgskij, Suite da “Masquerade” di Chačaturjan. La bacchetta è quella di Daye Lin (8 e 9 maggio).

La Russia del disgelo” rievoca un’ormai lontano passaggio di transizione storica e culturale, di cui appare emblematica la drammatica Sinfonia n. 5 di Šostakovič. Sul podio Sergio Alapont che dirigerà in apertura la cantata per mezzosoprano, coro e orchestra “Aleksandr Nevskij” di Prokof’ev, solista Sabrina Messina (15 e 16 maggio).

Magie, sogni e risvegli” è una full immersion nel fantastico e nell’onirico in cui la bacchetta d Mārtiņš Ozoliņs trascorrerà da “L’apprendista stregone” di Dukas a “La nuit” di Saint-Saëns, dalla Rapsodia op. 53 di Brahms alla suite da “La bella addormentata” di Čajkovskij, di cui verrà eseguita come finale la maestosa “1812 Ouverture solennelle” (6 e 7 giugno).

L’omaggio conclusivo è ad Astor Piazzolla e ai suoi tanghi. Direttore Francesco Di Mauro, al bandoneon Massimiliano Pitocco, per una serata dalle tinte argentine, tra sensualità e malinconia (12 e 13 giugno).

I recital
Nel cuore del tempo natalizio, l’appuntamento è con “La cantata dei pastori – E scinniu la notti. Nuvene di Sicilia”, una rivisitazione della tradizione popolare isolana. Sul palco I Lautari, Mario Incudine e Antonio Vasta, per intrecciare memoria, devozione e folclore (23 dicembre 2025).

Opera e Cinema” è il titolo del raffinato concerto del Quintetto di fiati di Santa Cecilia e della Tonhalle di Zurigo. Un viaggio sonoro che unisce il teatro musicale e il grande schermo, con pagine di Giulio Briccialdi, Georges Bizet, George Gershwin, Ezio Bosso, Ennio Morricone e Nino Rota (15 febbraio).

Riflettori puntati sul pianista Dmitry Igorevich Shishkin, interprete di raro virtuosismo e sensibilità, che spazierà dagli Intermezzi op. 117 di Johannes Brahms ai Lieder di Schubert trascritti da Liszt, fino alle suite pianistiche tratte da “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev e “Lo schiaccianoci” di Čajkovskij nella versione di Pletnëv (15 marzo).

Frau Mama, tema d’amore con variazioni” è un recital di note e parole. Al pianoforte Francesco Nicolosi, al violoncello Ludovica Rana, testi e voce narrante di Stefano Valanzuolo. Composizioni di Robert Schumann, Clara Wieck e Johannes Brahms, per un viaggio sentimentale tra affetti familiari e genialità romantica (22 marzo).

A tutto swing con il recital “La tromba e il jazz”, protagonista la HJO Jazz Orchestra, diretta da Benvenuto Ramaci, con la partecipazione del celebre trombettista Fabrizio Bosso, in un’esplorazione ritmica tra classico e contemporaneo (19 aprile).

È un confronto immaginario tra epoche e stili quello che si sviluppa in “Pulcinella e il gioco del tempo: dialogo tra Stravinskij e Pergolesi”, con la partecipazione dell’Orchestra del Conservatorio “V. Bellini” di Catania e dell’Orchestra Barocca Siciliana. Direttore Antonino Manuli, al clavicembalo Luca Ambrosio, per un incontro tra la Napoli barocca e il modernismo neoclassico (31 maggio).

Concerti straordinari fuori abbonamento dedicati a ricorrenze specifiche
Il 3 novembre 2025, nella Cattedrale di Acireale, si celebrerà il 225º anniversario della nascita di Vincenzo Bellini con un concerto sinfonico-corale.

Il 1 gennaio 2026, l’anno nuovo si apre nel segno del sorriso e dell’eleganza con il tradizionale Concerto di Capodanno, dedicato al mondo dell’operetta.

Il 1 febbraio 2026 il Concerto in onore di Sant’Agata è un omaggio alla Patrona della città. Direttore Giulio Prandi, soprano Francesca Tiburzi, mezzosoprano Alessandra Della Croce.

Il 1 giugno, alla vigilia della Festa della Repubblica, un concerto sinfonico-corale che unisce memoria storica e coesione nazionale.

Il 4 ottobre, l’ente lirico etneo celebra il 2755° anniversario della fondazione della città di Catania con un’antologia che fonde passato e presente.

Per maggiori informazioni anche sugli abbonamenti sul sito teatromassimobellini.it.
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