MUSICA
Una vita "nelle sue corde": un palermitano ora è primo violino al Santa Cecilia di Roma
A 12 anni debutta da solista con l'Orchestra Sinfonica Siciliana. Oggi, a 25 anni, ha sbaragliato la concorrenza degli altri 80 violinisti in gara provenienti da tutto il mondo
Innamorato della musica da sempre, Andrea si lascia trasportare sin da piccolo dalle note come quando a casa rimaneva incantato ad ascoltare la mamma pianista e il papà violinista che suonavano. All’età di 7 anni mette per la prima volta piede nel Conservatorio di Palermo e già a 12 anni debutta come solista con l’Orchestra Sinfonica Siciliana.
Da lì in poi è stata una soddisfazione dopo l’altra: dal 2005 al 2015 è stato tra i più giovani allievi effettivi ammessi a partecipare ai corsi della prestigiosa "Accademia Musicale Chigiana" di Siena, nel 2016, dopo essere stato notato come talento dal celebre violinista Boris Belkin, suo attuale mentore, Andrea si laurea a pieni voti anche al Conservatorio di Musica di Maastricht in Olanda.
«Già da quando avevo sei anni, anche grazie ai miei genitori musicisti, ho smesso di sentire la musica e ho iniziato ad ascoltarla - racconta Andrea -. Ho ricevuto tanti premi e ho conseguito diversi titoli di studio. ma penso che nella musica così come nelle altre arti, i titoli accademici sono relativi perché l’importante è avere un mentore, e io l’ho trovato in Belkin».
Attualmente vive a Philadelphia dove insegna come coach alla NY University, ma la grande svolta è arrivata quest'anno quando lo scorso 18 gennaio, Andrea vince il concorso di Violino di Spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
Con 54 voti su 70, Obiso ha sbaragliato la concorrenza degli altri 80 violinisti in gara provenienti da tutto il mondo e si è aggiudicato la sedia di primo violino (anche chiamato violino di spalla), ossia il solista dell’orchestra.
«Questa audizione è stato davvero frutto di un caso perchè, da pochissimo, uno dei due leader dell'orchestra aveva deciso di abbandonare la sedia per motivi personali e così l'Accademia ha bandito il concorso per rimpiere la poltrona vacante.
Il mio obiettivo è quello di diventare un musicista sempre più completo, in tutti gli ambiti della musica - conclude -. Saper essere poliedrici è fondamentale perchè la flessibilità è una caratteristica che aiuta sia nella vita personale sia nella musica ad esprimersi liberamente».
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