Da Ballarò a Gaza: chi è il prof palermitano che (a 77 anni) parte con la Global Flotilla
Nino Rocca, attivista di lungo corso, dai diritti per i senza casa alla lotta contro il crack. Partirà da Otranto, a bordo di una barca a vela, per unirsi alla missione umanitaria

Nino Rocca
Professore in pensione, attivista della prima ora, dai diritti per le famiglie senza casa alla lotta quotidiana contro il crack, ora è pronto a imbarcarsi (letteralmente) in un'altra missione. Il palermitano Nino Rocca, 77 anni, ex insegnante di Storia e filosofia al liceo linguistico Cassarà, è tra gli attivisti che domani, mercoledì 24 settembre, partiranno dal porto di Otranto a bordo di una delle barche a vela della Freedom Flotilla Italia per unirsi alla grande missione umanitaria Global Sumud Flotilla diretta a Gaza.
«Non solo una missione umanitaria ma una grande azione politica per costruire la pace. La Global Sumud Flotilla è solo l'inizio di un percorso che, dal basso, vuole iniziare a riaffermare l'importanza dei diritti umani», spiega Nino Rocca, mentre da Palermo è già arrivato a Otranto.
«Un contributo importante che dobbiamo dare oggi per le generazioni future. Non possiamo lasciare il mondo in preda alla legge del più forte, dove i diritti umani possono essere violati». Sta tutta qui la scelta del prof palermitano di imbarcarsi per questa missione, seppur consapevole dei rischi che si corrono.
«Ho 77 anni - dice ridendo -, non sono proprio tra i più giovincelli e sono consapevole dei pericoli che questa azione può avere. A darci coraggio però è il consenso massiccio, l'appoggio che ci sta arrivando da ogni parte del mondo. E le manifestazioni di ieri (lunedì 22 settembre, ndr) in più città italiane ne sono state l'esempio».
D'altronde per Nino Rocca non è neanche la prima missione umanitaria in zone di pericolo. È già successo infatti di aver partecipato in progetti umanitari, come quello contro il genocidio in Ruanda nel 1994 o la lunga marcia pacifista del 1995 nell'ex Jugoslavia.
«Mia moglie e mio figlio sono ormai abituati. Ma ironia a parte, ne abbiamo parlato a lungo e anche loro sono d'accordo alla mia partecipazione alla Flotilla. Condividono l'importanza della missione e il contributo che questa azione globale può lasciare alle generazioni future».
Di battaglie Nino Rocca ne ha fatte davvero tante in 60 anni di attivismo. Come ha raccontato in una precedente intervista rilasciata a Balarm, ha iniziato a fare volontariato e a entrare nel mondo dell'associazionismo a 17 anni. E da allora non si è più fermato.
Noto per il suo impegno decennale al fianco delle famiglie senza casa di Palermo con il "Comitato di lotta per la casa 12 luglio" e negli ultimi anni è diventata una delle figure più attive nella lotta contro il crack. Una sorta di "angelo custode" dei giovani che finiscono nel tunnel nero della dipendenza e un punto di riferimento per i genitori che si trovano ad affrontare questo dramma tanto che è spesso lui in persona ad andare a cercare i ragazzi tra i vicoli di Ballarò.
Da un'emergenza a un'altra, Rocca è ora pronto per intraprendere una nuova missione. «La Freedom Flotilla Italia considera questa adesione un segnale importante - scrive in un comunicato stampa il comitato organizzatore - Unire le lotte sociali e civili con la solidarietà internazionale significa difendere i valori universali di giustizia, libertà e dignità».
«"Se vuoi la pace, prepara la pace". La Global Sumud Flotilla è principalmente questo: uno strumento di pace, perché siamo disarmati, che parte per portare la pace, tentando di rompere il blocco navale e così anche la violenza e il genocidio che si sta consumando contro i palestinesi, giorno dopo giorno, da due anni».
«Non solo una missione umanitaria ma una grande azione politica per costruire la pace. La Global Sumud Flotilla è solo l'inizio di un percorso che, dal basso, vuole iniziare a riaffermare l'importanza dei diritti umani», spiega Nino Rocca, mentre da Palermo è già arrivato a Otranto.
«Un contributo importante che dobbiamo dare oggi per le generazioni future. Non possiamo lasciare il mondo in preda alla legge del più forte, dove i diritti umani possono essere violati». Sta tutta qui la scelta del prof palermitano di imbarcarsi per questa missione, seppur consapevole dei rischi che si corrono.
«Ho 77 anni - dice ridendo -, non sono proprio tra i più giovincelli e sono consapevole dei pericoli che questa azione può avere. A darci coraggio però è il consenso massiccio, l'appoggio che ci sta arrivando da ogni parte del mondo. E le manifestazioni di ieri (lunedì 22 settembre, ndr) in più città italiane ne sono state l'esempio».
D'altronde per Nino Rocca non è neanche la prima missione umanitaria in zone di pericolo. È già successo infatti di aver partecipato in progetti umanitari, come quello contro il genocidio in Ruanda nel 1994 o la lunga marcia pacifista del 1995 nell'ex Jugoslavia.
«Mia moglie e mio figlio sono ormai abituati. Ma ironia a parte, ne abbiamo parlato a lungo e anche loro sono d'accordo alla mia partecipazione alla Flotilla. Condividono l'importanza della missione e il contributo che questa azione globale può lasciare alle generazioni future».
Di battaglie Nino Rocca ne ha fatte davvero tante in 60 anni di attivismo. Come ha raccontato in una precedente intervista rilasciata a Balarm, ha iniziato a fare volontariato e a entrare nel mondo dell'associazionismo a 17 anni. E da allora non si è più fermato.
Noto per il suo impegno decennale al fianco delle famiglie senza casa di Palermo con il "Comitato di lotta per la casa 12 luglio" e negli ultimi anni è diventata una delle figure più attive nella lotta contro il crack. Una sorta di "angelo custode" dei giovani che finiscono nel tunnel nero della dipendenza e un punto di riferimento per i genitori che si trovano ad affrontare questo dramma tanto che è spesso lui in persona ad andare a cercare i ragazzi tra i vicoli di Ballarò.
Da un'emergenza a un'altra, Rocca è ora pronto per intraprendere una nuova missione. «La Freedom Flotilla Italia considera questa adesione un segnale importante - scrive in un comunicato stampa il comitato organizzatore - Unire le lotte sociali e civili con la solidarietà internazionale significa difendere i valori universali di giustizia, libertà e dignità».
«"Se vuoi la pace, prepara la pace". La Global Sumud Flotilla è principalmente questo: uno strumento di pace, perché siamo disarmati, che parte per portare la pace, tentando di rompere il blocco navale e così anche la violenza e il genocidio che si sta consumando contro i palestinesi, giorno dopo giorno, da due anni».
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