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Da Palermo la sua arte fa il giro del mondo: Alessio e la "magia" del video mapping

Una carriera iniziata più di 15 anni fa, quando di video mapping a Palermo neanche se ne parlava, che gli ha permesso di ottenere riconoscimenti e premi internazionali

Federica Cortegiani
Giornalista pubblicista
  • 3 marzo 2022

Le sue antenate sono le famose rappresentazioni di ombre cinesi, la lanterna magica e la Fantasmagoria. Per arrivare all'attuale concetto di video mapping però bisogna aspettare il 1969 (quando Disneyland fa entrare le illusioni ottiche in una delle sue attrazioni) e poi gli anni Ottanta, periodo in cui per la prima volta il video mapping entra nei luoghi di cultura.

Insomma, la storia del video mapping è tutt’altro che recente e, nonostante questo, il grande pubblico – specialmente quello palermitano – ha conosciuto e apprezzato questa arte solo a partire dai primi anni del Duemila quando in città tanti monumenti, teatri e chiese sono stati "travolti" da luci, proiezioni e musica.

E, così come sono in pochi a conoscere la storia del video mapping, probabilmente non sono in molti a sapere che uno dei primi professionisti a cimentarsi in questa meravigliosa tecnica è stato proprio un palermitano.

Il suo nome è Alessio Cassaro e dalla sua passione per le arti visive è nato nel 2013 Antaless Visual Design, lo studio di cui è direttore creativo e che opera a livello internazionale nella produzione di video mapping in 2D e 3D.
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Ma c’è di più.

Alessio, che oggi ha 38 anni e ha davvero girato il mondo con la sua arte, ha fatto una precisa scelta di vita decidendo di rimanere a Palermo e, ancor di più, nella borgata dove è nato e cresciuto, il Villaggio Santa Rosalia.

È da qui che Alessio - prima dalla sua stanzetta di casa e adesso dal suo studio creativo - ha riscritto geometrie e volumi di alcuni dei patrimoni architettonici di tutto il mondo, dipingendo mondi fantasiosi a supporto di show, spettacoli ed eventi.

Una carriera iniziata più di 15 anni fa, quando probabilmente di video mapping a Palermo neanche se ne parlava, che lo ha portato nel tempo a ottenere numerosi riconoscimenti e premi internazionali.

Nel 2015 ottiene il primo posto al contest Chartres en Lumiéres in Francia, per poi aggiudicarsi due anni dopo, due argenti all’Art Vision Contest e allo Zsolnay Light Art, rispettivamente in Russia e in Ungheria. Tra gli altri riconoscimenti, fra i più prestigiosi, vi è il primo posto ottenuto in Giappone al contest internazionale 1minute Projection Mapping Competition.

Ma come ha fatto un ragazzino di Palermo a diventare il "pioniere" del video mapping e soprattutto a farlo da autodidatta?

La curiosità è stata sicuramente il motore che lo ha spinto verso questa direzione, la tenacia gli ha permesso di non mollare mai. Due caratteristiche che Alessio si porta dentro sin da quando era bambino e che in qualche modo si intrecciano con la passione della mamma per i mosaici e con il carattere pragmatico del papà.

«Con mia madre, maestra di mosaico, ho scoperto cosa fossero i colori e sperimentato il loro accostamento giocando con le tessere dei suoi mosaici – spiega -. Mio padre, uomo umile e dai pensieri concreti, non ha inizialmente compreso bene questa mia professione, ma si è sempre fidato di me e oggi è il mio fan numero uno».

La sua carriera inizia infatti molto presto. Alessio a soli 20 anni era già tecnico audio/luci/video all’interno dei teatri e nel frattempo nutriva la sua passione, divertendosi a creare contenuti 3D per videogiochi.

La "svolta" arriva durante un corso di scenografia alla "Sapienza" di Roma quando scopre il video mapping. «Mi venne chiesto di proiettare un video su un oggetto tridimensionale e poi di "mappare" un palazzo».

Da quel momento Alessio non si è più fermato.

«Ho scoperto di avere una passione e l’ho coltivata, giorno dopo giorno, tra le quattro mura della mia cameretta – aggiunge - e ancora oggi riesco a creare con la stessa curiosità delle prime volte».

A proposito di prime volte, c'è un momento nella vita di Alessio in cui si rende conto che la sua passione può diventare realmente il suo lavoro e quel momento coincide con la sua prima proiezione. Si trattava di un contest internazionale di video mapping che si svolgeva a Lecce, in Puglia, all’interno della Chiesa di San Vito martire.

«Fu curioso come il "battesimo" della mia nuova professione fosse avvenuto all’interno di un monumento e non sulla facciata di questo, come poi per la maggior parte dei casi è avvenuto – racconta Alessio -. Ricordo la grande emozione di quella prima volta perché fino ad allora ero stato io e soltanto io l’unico osservatore (critico) delle mie sperimentazioni e non avevo ancora ascoltato il parere della gente. Fu un ottimo inizio».

Da allora Alessio inizia a girare il mondo, portando i suoi lavori e le sue proiezioni non solo in Italia, come "Arcadia" proiettato sul Palazzo della Farnesina di Roma, ma anche in Germania, Argentina, Olanda, Spagna, Stati Uniti, India, Turchia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Francia, Romania, Polonia, Grecia, Ungheria, Giappone, Russia, Belgio, Bulgaria, Israele, Malaysia, Messico, Moldavia, Paesi Bassi e Qatar.

«Realizzare video proiezioni tridimensionali su monumenti significa trasmettere al pubblico la mia idea di bellezza e di stupore attraverso la luce e il colore - spiega -. È un lavoro che richiede tanto tempo, che necessita continue revisioni, è faticoso, ma è la fatica che più adoro».

E anche Palermo non è da meno. Oltre a Triskelion, proiettato sulla facciata del Politeama Garibaldi in piena pandemia, in città Alessio ha proiettato nel 2013 sulla Cattedrale durante il 389° Festino di Santa Rosalia e più recentemente ha realizzato un video mapping immersivo dal gusto seicentesco presentato al Palazzo Di Napoli.

Tutti spettacoli per i quali Alessio non prevede mai un biglietto d’ingresso per il pubblico.

«L’arte, tutta, ci fa sognare e ci fa rendere conto della bellezza che possiamo costruire, se solo lo vogliamo – conclude -. Ed è per questo che secondo me dovrebbe essere aperta a tutti, perché risponde ai nostri bisogni più intimi e veri. Godere e respirare arte è un diritto, per tutti».

Per seguire Alessio e rimanere aggiornati sui suoi progetti futuri è possibile consultare il sito web di Antaless Visual Design, la sua pagina Facebook e il suo profilo Instagram, nonchè il canale Youtube.
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