Vigili urbani aggrediti in via Maqueda: sempre più "calde" le zone rosse di Palermo
Su quanto accaduto si è pronunciato il comandante della polizia municipale di Palermo Angelo Colucciello, le sue sono parole amare. Vi raccontiamo che cosa è successo
 
									
				Le zone rosse di Palermo diventano sempre più calde. Nelle prime ore di giovedì 30 ottobre si registra una nuova aggressione ai danni della polizia municipale, questa volta in via Maqueda da parte di un uomo a cui era stato intimato di fermarsi, dato che utilizzava il monopattino nell'area pedonale.
Su quanto accaduto si è pronunciato il comandante della polizia municipale di Palermo Angelo Colucciello, le sue sono parole amare: «Non è la prima volta che gli agenti della polizia municipale di Palermo vengono aggrediti da soggetti che utilizzano il monopattino in centro storico. Si è già verificato qualche settimana fa ai Quattro Canti».
Anche nel primo weekend di zone rosse, un vigile urbano è rimasto ferito dopo essere intervenuto per sedare una rissa scoppiata in via Spinuzza tra una ventina di giovani, proprio a pochi metri dal locale "O Scrusciu" in cui è stato ucciso Paolo Taormina.
Per Colucciello è un segnale chiaro e incontrovertibile dell'impegno costante della municipale nelle operazioni congiunte con la polizia di Stato per il controllo del territorio all'interno della zona rossa. Se queste aggressioni si verificano nuovamente oggi è «segno del fatto che non è assolutamente vero che la Polizia Municipale rimane a guardare. Piuttosto "prende anche gli schiaffi" per garantire il rispetto delle regole».
«Desidero esprimere la mia più sincera vicinanza e solidarietà ai due agenti della polizia municipale aggrediti oggi in via Maqueda, e a tutto il Corpo che ogni giorno garantisce con impegno e professionalità la sicurezza e il rispetto delle regole nella nostra città - dichiara il capogruppo della Democrazia Cristiana in Consiglio comunale, Domenico Bonanno -. Si tratta di un episodio gravissimo e inaccettabile, che colpisce chi svolge con dedizione il proprio dovere al servizio della collettività. La violenza contro gli agenti della Municipale è una ferita per tutta Palermo. A loro va il mio augurio di pronta guarigione e il mio ringraziamento, insieme a quello di tanti cittadini che riconoscono il valore del loro lavoro. Dobbiamo essere uniti nel difendere e sostenere chi indossa la divisa e tutela ogni giorno la legalità e il decoro della nostra città».
Il controllo delle zone rosse di Palermo è oggetto di dibattito in questi giorni sia a livello politico che cittadino dopo l'accoltellamento e le risse che si sono comunque verificate dalla loro istituzione dopo l'omicidio del 21enne Paolo Taormina. Anche se ci vuole del tempo per mettere a punto i controlli e far rispettare le regole Palermo si aspettava di più.
Sulla vicenda delle zone rosse è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che apre a possibili modifiche annunciando che il piano sicurezza «va verificato», ha detto il primo cittadino a margine della presentazione del report Ambrosetti sulle economia della Sicilia, a Palazzo Branciforte.
«Io credo che il compromesso trovato a livello di ordine e sicurezza pubblica, assieme al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sia stato quello che più consente il mantenimento e il bilanciamento tra le varie esigenze – ha aggiunto Lagalla -. Lo verificheremo ulteriormente nelle prossime settimane, così come siamo stati sempre attenti e disposizione delle categorie e della cittadinanza. Continueremo ad esserlo anche nel futuro, nell’ambito di un dialogo aperto, franco ma coerente»
			
							Su quanto accaduto si è pronunciato il comandante della polizia municipale di Palermo Angelo Colucciello, le sue sono parole amare: «Non è la prima volta che gli agenti della polizia municipale di Palermo vengono aggrediti da soggetti che utilizzano il monopattino in centro storico. Si è già verificato qualche settimana fa ai Quattro Canti».
Anche nel primo weekend di zone rosse, un vigile urbano è rimasto ferito dopo essere intervenuto per sedare una rissa scoppiata in via Spinuzza tra una ventina di giovani, proprio a pochi metri dal locale "O Scrusciu" in cui è stato ucciso Paolo Taormina.
Per Colucciello è un segnale chiaro e incontrovertibile dell'impegno costante della municipale nelle operazioni congiunte con la polizia di Stato per il controllo del territorio all'interno della zona rossa. Se queste aggressioni si verificano nuovamente oggi è «segno del fatto che non è assolutamente vero che la Polizia Municipale rimane a guardare. Piuttosto "prende anche gli schiaffi" per garantire il rispetto delle regole».
«Desidero esprimere la mia più sincera vicinanza e solidarietà ai due agenti della polizia municipale aggrediti oggi in via Maqueda, e a tutto il Corpo che ogni giorno garantisce con impegno e professionalità la sicurezza e il rispetto delle regole nella nostra città - dichiara il capogruppo della Democrazia Cristiana in Consiglio comunale, Domenico Bonanno -. Si tratta di un episodio gravissimo e inaccettabile, che colpisce chi svolge con dedizione il proprio dovere al servizio della collettività. La violenza contro gli agenti della Municipale è una ferita per tutta Palermo. A loro va il mio augurio di pronta guarigione e il mio ringraziamento, insieme a quello di tanti cittadini che riconoscono il valore del loro lavoro. Dobbiamo essere uniti nel difendere e sostenere chi indossa la divisa e tutela ogni giorno la legalità e il decoro della nostra città».
Il controllo delle zone rosse di Palermo è oggetto di dibattito in questi giorni sia a livello politico che cittadino dopo l'accoltellamento e le risse che si sono comunque verificate dalla loro istituzione dopo l'omicidio del 21enne Paolo Taormina. Anche se ci vuole del tempo per mettere a punto i controlli e far rispettare le regole Palermo si aspettava di più.
Sulla vicenda delle zone rosse è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che apre a possibili modifiche annunciando che il piano sicurezza «va verificato», ha detto il primo cittadino a margine della presentazione del report Ambrosetti sulle economia della Sicilia, a Palazzo Branciforte.
«Io credo che il compromesso trovato a livello di ordine e sicurezza pubblica, assieme al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sia stato quello che più consente il mantenimento e il bilanciamento tra le varie esigenze – ha aggiunto Lagalla -. Lo verificheremo ulteriormente nelle prossime settimane, così come siamo stati sempre attenti e disposizione delle categorie e della cittadinanza. Continueremo ad esserlo anche nel futuro, nell’ambito di un dialogo aperto, franco ma coerente»
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