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Via D'Amelio, 26 anni dopo: così Palermo ricorda Borsellino e i ragazzi della scorta

Dal Centro studi "Paolo Borsellino" al Movimento delle Agende Rosse, tutte le iniziative a Palermo e in Sicilia in ricordo delle vittime della strage di via d'Amelio

  • 17 luglio 2018

Il giudice Paolo Borsellino

Era il 19 luglio 1992 quando un feroce rombo irruppe in città: a Palermo ventisei anni dopo risuona ancora l'eco della strage di via D'Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i ragazzi della sua scorta.

Una eco che negli anni si è arricchita di voci, preghiere, proteste contro una mafia che si è macchiata le mani di sangue innocente, sangue di chi è morto ma soprattutto ha vissuto nel nome della giustizia, della legalità e del bene comune.

Dal 1996 ogni 19 luglio le strade di Palermo vengono illuminate da migliaia di fiaccole, in un corteo silenzioso e sobrio, senza comizi, protagonismi o passerelle, fino al luogo in cui oggi sorge l'Albero della Pace dedicato alle vittime. Per chi volesse prender parte alla Fiaccolata per Paolo Borsellino, organizzata dal Coordinamento Comunità ‘92 e dal Forum XIX Luglio, l'appuntamento è giovedì 19 luglio alle 20.30 in piazza Vittorio Veneto (alla Statua di via Libertà).
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Simbolo di vita che prospera nonostante le avversità, l'Albero della Pace di via d'Amelio giovedì 19 luglio torna dunque a farsi scenario dell'incontro tra cittadini, associazioni, autorità, forze dell'ordine e di chiunque voglia testimoniare con la propria presenza che la lotta alle mafie non si è mai interrotta.

L'Albero non si erge come triste altare commemorativo, bensì come monumento alla vita: un giovane ulivo proveniente da Betlemme piantato a un anno dalla strage per iniziativa della madre di Paolo Borsellino, la signora Maria Pia Lepanto, simbolo di rigenerazione, solidarietà, impegno civile che si fregia di pensieri e doni espressione di un legame che unisce tutti i cittadini, palermitani e non, nel nome della legalità.

Il Centro studi "Paolo Borsellino" ricorda l'anniversario con un programma di iniziative che ruota proprio attorno a questo background di idee, realizzato con il coinvolgimento di Arci Palermo, Agesci Sicilia, Università Kore di Enna e Comune di Palermo (leggi il programma).

Si inizia con un incontro alla Biblioteca comunale Casa Professa a cura di Arci Palermo dedicato a "L'ulivo di via D'Amelio: pace, Mediterraneo e co-(r)esistenze" (17 luglio), per proseguire con "Semi di memoria operante", un momento di riflessione e memoria ai piedi dell'Albero della Pace a cura del Centro studi "Paolo Borsellino", e con la veglia in stile rover in via d'Amelio a cura di Agesci Sicilia - Zona Monrealese e Zona Conca d'Oro, seguita da una Santa Messa aperta a tutti (18 luglio).

Giovedì 19 luglio riflettori puntati sui giovani: studenti e bambini sono protagonisti di animazioni, letture e laboratori di "Coloriamo via D'amelio", realizzati in collaborazione con gli studenti di Scienze della Formazione di Kore e con diverse associazioni che operano nei quartieri popolari di Palermo.

Salvatore Borsellino e il Movimento delle Agende Rosse tornano a Palermo con "E-Ventisei anni dopo via d'Amelio" con tre giornate di iniziative: dal 2009 ogni 19 luglio tutti i membri del movimento si riuniscono per dar voce alle vittime della strage e chiedere giustizia, con gli interventi di sopravvissuti e familiari delle vittime di mafia, attori e artisti e, infine, studenti delle scuole primarie e secondarie (leggi il programma).

Tra le iniziative delle Agende Rosse di rilievo è il convegno "Paolo Borsellino: pezzi mancanti di una strage annunciata", promosso da AntimafiaDuemila e ospitato nell'atrio della Facoltà di Giurisprudenza di via Maqueda (17 luglio) e l'acchianata in notturna su Monte Pellegrino con partenza da via d'Amelio, seguita da una veglia in memoria di Borsellino (18 luglio).

"Fare memoria insieme" è il programma di iniziative proposto come ogni anno dal SIAP - Sindacato Italiano Appartenenti Polizia Segreteria Provinciale di Palermo, che dal 16 al 19 luglio uniscono in un grande abbraccio ideale poliziotti e cittadini, uniti nel nome della memoria e della verità (leggi il programma).

Tra gli appuntamenti principali la quarta edizione del triangolare di calcetto "La legalità scende in campo" con i ragazzi delle Agende Rosse e della Casa di Paolo (17 luglio) e la deposizione di una corona di fiori presso la lapide del Reparto Scorte di Palermo insieme ai ragazzi del mondo dell'associazionismo antimafia e ai familiari delle vittime.

Anche il Museo Salinas si fa teatro di un'iniziativa dedicata all'anniversario della strage di via d'Amelio: giovedì 19 luglio alle 18.30 prende vita un reading di Vincenzo Pirrotta tratto dall'"Almanacco siciliano delle morti presunte" di Roberto Alajmo, nel quale l'attore racconta il congedo di uomini e donne uccisi nel corso dei 50 anni di guerra di mafia in Sicilia.

La Sicilia degli anni Novanta è protagonista di "Come fratelli", dramma in scena il 19 luglio al Teatro Arena di Villa Filippina. Sul palco si intrecciano le vite di Salvo, figlio di un boss e novello malavitoso, e Andrea, amico fraterno costretto ad abbandonare la propria terra dopo l'assassinio del padre. Due diverse prospettive sulla mafia in uno spettacolo scritto da Giovanni Libeccio e diretto da Piero Indelicato.

Palazzo Gulì, cantiere aperto per la realizzazione del "No Mafia Memorial", proietta per quattro giorni, dal 19 al 22 luglio (dalle 10 alle 18), una video intervista inedita a Fiammetta Borsellino: memoria è ricerca della verità, e i nuovi linguaggi contribuiscono ad attrarre e coinvolgere un pubblico sempre più ampio.

Proprio di fronte al Palazzo Gulì (e al Museo Riso), il 19 luglio si inaugura in piazza Bologni l'installazione “La spirale della vita" realizzata dall'artista veneziano Gianfranco Meggato e ideate come evento collaterale di Manifesta 12. L'opera si contrappone emblematicamente alla "spirale della morte", ergendosi contro la violenza e in memoria delle vittime di mafia.

Il Festival delle Orestiadi di Gibellina ricorda Paolo Borsellino con due perfomance di teatro civile, di narrazione, di giornalismo, entrambe in scena giovedì 19 luglio: in "Parole d'Onore" il giornalista investigativo Attilio Bolzoni raccoglie le parole dei grandi boss, ritratti come bestie dentro le gabbie di uno zoo, mentre "Mala'ndrine - anche i Re Magi erano della 'ndrangheta" di Francesco Forgione, Bartolo Scifo e Pietro Sparacino racconta e analizza il fenomeno della ‘ndrangheta dalle sue origini ai giorni nostri utilizzando un linguaggio che mescola ironia, sarcasmo e denuncia.

La città di Marsala ricorda Paolo Borsellino e la sua scorta con un programma di incontri e tavole rotonde ma, soprattutto, con un'iniziativa che unisce sport e legalità: lo Stadio municipale "Nino Lombardo Angotta" ospita "Un calcio alla mafia", partita che vede sfidarsi la Nazionale Attori e la Nazionale Magistrati.

L'evento - in programma giovedì 19 luglio alle 20.45 e aperto gratuitamente al pubblico - è promosso da Comune di Marsala, Anm e Ordine Avvocati di Marsala, e vede come madrina Chiara Esposito, finalista a "Miss Italia 2016".

A Caltanissetta le associazioni Memoria e Futuro e Più Città propongono un dibattito per fare il punto sullo stato di salute della lotta alla mafia e sulla ricerca della verità sulla strage di via D’Amelio, dopo il clamoroso depistaggio nato dalle dichiarazioni del falso pentito Vincenzo Scarantino e a 11 anni dalla pubblicazione de "L’agenda nera della Seconda Repubblica” di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza (17 luglio).

Nel dodicesimo anno di vita l'associazione Addiopizzo Catania il 19 luglio ricorda il giudice Borsellino e gli agenti della scorta con "Ricordando via d'Amelio", una serata di incontro e riflessione aperta a tutti tra interventi, musica e proiezioni (leggi il programma).

Per conoscere tutte le altre iniziative in memoria della strage di via d'Amelio è possibile consultare il calendario eventi di Balarm.
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