Al mio segnale accendete i fornelli: ecco cosa cucinare in Sicilia per l'8 dicembre
Diamo il via al primo pranzo infinito che inaugura le Feste: in Sicilia l'8 dicembre è una tradizione e su questo non si discute, soprattutto se c'è una tavolata di mezzo
Verdure in pastella
Diamo il via al primo pranzo infinito che inaugura le Feste: in Sicilia l'8 dicembre è una tradizione e su questo non si discute, soprattutto se c'è una tavolata di mezzo. Il pranzo/cena è sempre più vicino e noi dobbiamo essere preparati, in un modo o nell'altro.
Oltre all'intramontabile pasta al forno, le fragranti verdure in pastella e i dolci alla ricotta a cui non potete dire di no c'è molto di più: è ora di spaziare con la fantasia! Se non sapete cosa preparare, ecco la nostra guida per non sbagliare!
Broccoli gratinati
I broccoli gratinati sono un contorno facilissimo da preparare e super saporito, ideale per accompagnare piatti a base di carne o di uova. Si cucinano in un attimo e una volta assaggiati non potrete più farne a meno. Questa versione è anche molto più leggera rispetto a quella classica che prevede l’utilizzo della besciamella. Si può preparare con pangrattato, parmigiano grattugiato, un po’ di aglio tritato, sale, pepe, olio e il gioco è fatto!
Verdure in pastella
Non solo sono un antipasto o un contorno perfetto, ma portano in tavola il sapore autentico della Sicilia, con un morso che evoca allegria e convivialità. Un piatto semplice ma capace di conquistare ogni palato e perfetto per ogni occasione.
Creare la pastella è proprio un'arte e il suo potere è rendere croccante e avvolgente qualsiasi ortaggio, ma non solo. Oltre i broccoli, cardi, carciofi, zucchine e fiori di zucca, ci sono altri ingredienti inaspettati. Anche la ricotta e le alici, purché non siano rispettivamente piene di siero e olio, fanno egregiamente il loro lavoro regalando emozioni irripetibili.
La Siciliana
Quella di oggi è una ricetta strepitosa ed è proprio la Siciliana, la regina dello street food soprattutto nella zona di Catania. Un trionfo di sapori e bontà, è uno scrigno che racchiude tuma e acciughe a cui non si può dire di no. Un contrasto perfetto: la dolcezza della tuma e la sapidità delle acciughe renderà questo piatto irresistibile.
È una di quelle pietanze da "vassoio", che puntualmente non si riempie mai perchè vengono fatte fuori prima del tempo! E stessa sorte toccherà a loro per l'8 dicembre.
Sfinci con le alici
Se l'amore avesse una forma sarebbe rotondo. Se avesse un colore sarebbe dorato. Ma come tutte le storie d'amore questa ricetta nasconde una sorpresa al suo interno. Se non si fosse ancora capito stiamo parlando di cibo e in particolare delle sfinci cu l'anciova (con le acciughe).
Per assaporarle fino in fondo bisogna divorarle ancora calde e vi assicuro che una tira l’altra. Oltre alle acciughe sotto sale che si trovano all'interno, si può anche mettere della ricotta, così come del formaggio come la tuma o il primo sale.
Bucatini con il ragù
Il nome certo non è affatto invitante, eppure vi assicuriamo che questo piatto è tra i più buoni della tradizione siciliana. Stiamo parlando dei bucatini "concimati". Molti blog di cucina locale lo propongono come uno dei ragù da fare la domenica ma può essere un primo da preparare anche a cena, magari se avete ospiti e volete deliziare il loro palato con qualche ricetta della tradizione "nostrana".
Due sono gli ingredienti principali: ragù di carne (tritato) e il finocchietto selvatico. Come ogni ragù che si rispetti, il tempo di preparazione è un po' lungo ma, considerato il risultato finale, ne vale assolutamente la pena.
I primi per non sbagliare
Rinunciare alla pasta durante le feste può essere considerato un crimine da un siciliano, ma noi siamo qui per salvarvi. Ecco i classici piatti che mettono d'accordo tutti i commensali: lasagne, cannelloni e pasta al forno.
Ci sono svariati condimenti con cui farcire lasagne e cannelloni. Che sia il classico ragù di carne al sugo oppure ricotta e spinaci, ma non finisce qui. Date il libero sfogo alla fantasia con zucca, speck e perché no qualche formaggio che si sposa con le sfoglie. Mentre la pasta al forno vuole il ragù e su questo c'è poco da discutere. È uno di quei dogmi della cucina siciliana che non ammette varianti "strutturali".
Eppure ogni famiglia ha la sua aggiunzione del cuore che rende la teglia originale, come melanzane fritte, tuma, uova, prosciutto e chi più ne ha più ne metta.
Pasta con le sarde al forno
Dal gusto antico e tradizionale, la pasta con le sarde è da sempre il simbolo della Sicilia, ma c'è una variante che rende i vostri commensali ancora più felici. Immancabili sono gli ingredienti freschi come le sarde, il finocchietto e la mollica atturrata. Questa è una versione che va messa al forno. Un piatto a cui non potete dire di no.
Pizza e sfincione
Un jolly in cucina: adatti a tutti i palati, possono essere condite come si preferisce che sia con salumi, crema di zucca o di qualsiasi altro ortaggio accompagnati da formaggi vari. Per lo sfincione, la scelta è tra quello classico con salsa, cipolla, caciocavallo e alici o quello bagherese.
Conosciuto anche come sfincione bianco, il nome che evidenzia una differenza cromatica con quello rosso della città di Palermo, ma la differenza non è solo nel colore. Non si tratta solo di assenza di pomodoro nel condimento ma della presenza di ingredienti diversi: tuma (formaggio tradizionale siciliano), acciughe, ricotta, cipolle bianche appassite e mollica di pane tostata mista a caciocavallo.
Polpette con i broccoli
Se sei cresciuto/a in Sicilia, di sicuro questa è una delle ricette che ti sblocca i ricordi dell'infanzia, perché è uno dei piatti più amati dalle nostre nonne. Stiamo parlando delle polpette di patate, broccoli e formaggio. Una pietanza deliziosa ma chè anche un escamotage usato, con la pazienza che solo i nonni hanno, per convincere i più piccoli a mangiare verdure.
Un secondo - o anche un contorno per i più temerari a tavola - che è conosciuto anche in altre parti d'Italia ma qui, in Sicilia, hanno un sapore unico e straordinario grazie a due ingredienti speciali (e nostrani): il caciocavallo e i semi di finocchietto selvatico.
Salsiccia agglassata
Se dici involtino parli di mille varianti possibili, ma se dici sasizzeddi agglassati allora ti trovi in Sicilia e in particolare a Palermo. Gli ingredienti sono quelli tipici di casa nostra e la marcia in più gliela danno sicuramente la passolina (uvetta) e i pinoli.
I "sasizzeddi aggrassati" sono infatti un antichissimo piatto (manco a dirlo) di origine araba, come testimonia l’uso di questi due magici ingredienti che caratterizzano questo piatto. Insieme alla cipolla bianca che soffrigge dolcemente nell'olio, gli danno un gusto inequivocabile.
Capretto glassato
Il secondo per eccellenza, il capretto "aggrassato" con le patate. Questo scalda il cuore (e lo stomaco) non solo a chi ha scelto di gustarlo dopo gli antipasti e i primi.
Per i più coraggiosi quello che resta diventa un perfetto primo da cucinare la sera o addirittura in un secondo momento così che la magia prosegua nei giorni seguenti.
I dolci
In queste occasioni (per non dire sempre), la ricotta è la regina delle feste. Non si può non concludere il primo pranzo-cena natalizio con la cassata al forno e le cassatelle. Per il primo dessert, si tratta di una frolla che racchiude ed abbraccia la crema di ricotta e gocce di cioccolato.
La cassata al forno è il simbolo della Sicilia nel mondo e lo sono anche le cassatelle. Ma non è Natale senza i buccellati. Una magia di pasta frolla ripiena di fichi secchi, frutta secca econfettura, profuma di spezie di vario tipo: cannella, chiodi di garofano, cardamomo e noce moscata.
Un'altra torta è la Sicilianella, un dolce strepitoso perché è morbido, buonissimo e per prepararlo bastano davvero cinque minuti. Pochi anche gli ingredienti: due principalmente, ricotta e uova.
Ma abbiamo anche i maritozzi siciliani che conquistano tutti. Soffici, cremosi e deliziosi al palato. Sono i "sospiri di monaca", dolci tradizionali della pasticceria siciliana. A prima vista somigliano ai classici maritozzi romani ma basta assaggiarli per capire che sono molto differenti. Innanzitutto dal ripieno: non è panna ma crema di ricotta.
Pandoro e panettone ovviamente accompagnano la fine del pasto, ma niente frutta perché si rischia l'indigestione! Vi concediamo una bella crostata con la melafragola. Da fuori potrebbe sembrare una semplicissima mela, ma tagliata sprigiona un colore inatteso. È di un rosso intenso che ricorda quasi la nostra amata Etna, ma una volta addentata, è lì che avviene la magia.
Oltre all'intramontabile pasta al forno, le fragranti verdure in pastella e i dolci alla ricotta a cui non potete dire di no c'è molto di più: è ora di spaziare con la fantasia! Se non sapete cosa preparare, ecco la nostra guida per non sbagliare!
Broccoli gratinati
I broccoli gratinati sono un contorno facilissimo da preparare e super saporito, ideale per accompagnare piatti a base di carne o di uova. Si cucinano in un attimo e una volta assaggiati non potrete più farne a meno. Questa versione è anche molto più leggera rispetto a quella classica che prevede l’utilizzo della besciamella. Si può preparare con pangrattato, parmigiano grattugiato, un po’ di aglio tritato, sale, pepe, olio e il gioco è fatto!
Verdure in pastella
Non solo sono un antipasto o un contorno perfetto, ma portano in tavola il sapore autentico della Sicilia, con un morso che evoca allegria e convivialità. Un piatto semplice ma capace di conquistare ogni palato e perfetto per ogni occasione.
Creare la pastella è proprio un'arte e il suo potere è rendere croccante e avvolgente qualsiasi ortaggio, ma non solo. Oltre i broccoli, cardi, carciofi, zucchine e fiori di zucca, ci sono altri ingredienti inaspettati. Anche la ricotta e le alici, purché non siano rispettivamente piene di siero e olio, fanno egregiamente il loro lavoro regalando emozioni irripetibili.
La Siciliana
Quella di oggi è una ricetta strepitosa ed è proprio la Siciliana, la regina dello street food soprattutto nella zona di Catania. Un trionfo di sapori e bontà, è uno scrigno che racchiude tuma e acciughe a cui non si può dire di no. Un contrasto perfetto: la dolcezza della tuma e la sapidità delle acciughe renderà questo piatto irresistibile.
È una di quelle pietanze da "vassoio", che puntualmente non si riempie mai perchè vengono fatte fuori prima del tempo! E stessa sorte toccherà a loro per l'8 dicembre.
Sfinci con le alici
Se l'amore avesse una forma sarebbe rotondo. Se avesse un colore sarebbe dorato. Ma come tutte le storie d'amore questa ricetta nasconde una sorpresa al suo interno. Se non si fosse ancora capito stiamo parlando di cibo e in particolare delle sfinci cu l'anciova (con le acciughe).
Per assaporarle fino in fondo bisogna divorarle ancora calde e vi assicuro che una tira l’altra. Oltre alle acciughe sotto sale che si trovano all'interno, si può anche mettere della ricotta, così come del formaggio come la tuma o il primo sale.
Bucatini con il ragù
Il nome certo non è affatto invitante, eppure vi assicuriamo che questo piatto è tra i più buoni della tradizione siciliana. Stiamo parlando dei bucatini "concimati". Molti blog di cucina locale lo propongono come uno dei ragù da fare la domenica ma può essere un primo da preparare anche a cena, magari se avete ospiti e volete deliziare il loro palato con qualche ricetta della tradizione "nostrana".
Due sono gli ingredienti principali: ragù di carne (tritato) e il finocchietto selvatico. Come ogni ragù che si rispetti, il tempo di preparazione è un po' lungo ma, considerato il risultato finale, ne vale assolutamente la pena.
I primi per non sbagliare
Rinunciare alla pasta durante le feste può essere considerato un crimine da un siciliano, ma noi siamo qui per salvarvi. Ecco i classici piatti che mettono d'accordo tutti i commensali: lasagne, cannelloni e pasta al forno.
Ci sono svariati condimenti con cui farcire lasagne e cannelloni. Che sia il classico ragù di carne al sugo oppure ricotta e spinaci, ma non finisce qui. Date il libero sfogo alla fantasia con zucca, speck e perché no qualche formaggio che si sposa con le sfoglie. Mentre la pasta al forno vuole il ragù e su questo c'è poco da discutere. È uno di quei dogmi della cucina siciliana che non ammette varianti "strutturali".
Eppure ogni famiglia ha la sua aggiunzione del cuore che rende la teglia originale, come melanzane fritte, tuma, uova, prosciutto e chi più ne ha più ne metta.
Pasta con le sarde al forno
Dal gusto antico e tradizionale, la pasta con le sarde è da sempre il simbolo della Sicilia, ma c'è una variante che rende i vostri commensali ancora più felici. Immancabili sono gli ingredienti freschi come le sarde, il finocchietto e la mollica atturrata. Questa è una versione che va messa al forno. Un piatto a cui non potete dire di no.
Pizza e sfincione
Un jolly in cucina: adatti a tutti i palati, possono essere condite come si preferisce che sia con salumi, crema di zucca o di qualsiasi altro ortaggio accompagnati da formaggi vari. Per lo sfincione, la scelta è tra quello classico con salsa, cipolla, caciocavallo e alici o quello bagherese.
Conosciuto anche come sfincione bianco, il nome che evidenzia una differenza cromatica con quello rosso della città di Palermo, ma la differenza non è solo nel colore. Non si tratta solo di assenza di pomodoro nel condimento ma della presenza di ingredienti diversi: tuma (formaggio tradizionale siciliano), acciughe, ricotta, cipolle bianche appassite e mollica di pane tostata mista a caciocavallo.
Polpette con i broccoli
Se sei cresciuto/a in Sicilia, di sicuro questa è una delle ricette che ti sblocca i ricordi dell'infanzia, perché è uno dei piatti più amati dalle nostre nonne. Stiamo parlando delle polpette di patate, broccoli e formaggio. Una pietanza deliziosa ma chè anche un escamotage usato, con la pazienza che solo i nonni hanno, per convincere i più piccoli a mangiare verdure.
Un secondo - o anche un contorno per i più temerari a tavola - che è conosciuto anche in altre parti d'Italia ma qui, in Sicilia, hanno un sapore unico e straordinario grazie a due ingredienti speciali (e nostrani): il caciocavallo e i semi di finocchietto selvatico.
Salsiccia agglassata
Se dici involtino parli di mille varianti possibili, ma se dici sasizzeddi agglassati allora ti trovi in Sicilia e in particolare a Palermo. Gli ingredienti sono quelli tipici di casa nostra e la marcia in più gliela danno sicuramente la passolina (uvetta) e i pinoli.
I "sasizzeddi aggrassati" sono infatti un antichissimo piatto (manco a dirlo) di origine araba, come testimonia l’uso di questi due magici ingredienti che caratterizzano questo piatto. Insieme alla cipolla bianca che soffrigge dolcemente nell'olio, gli danno un gusto inequivocabile.
Capretto glassato
Il secondo per eccellenza, il capretto "aggrassato" con le patate. Questo scalda il cuore (e lo stomaco) non solo a chi ha scelto di gustarlo dopo gli antipasti e i primi.
Per i più coraggiosi quello che resta diventa un perfetto primo da cucinare la sera o addirittura in un secondo momento così che la magia prosegua nei giorni seguenti.
I dolci
In queste occasioni (per non dire sempre), la ricotta è la regina delle feste. Non si può non concludere il primo pranzo-cena natalizio con la cassata al forno e le cassatelle. Per il primo dessert, si tratta di una frolla che racchiude ed abbraccia la crema di ricotta e gocce di cioccolato.
La cassata al forno è il simbolo della Sicilia nel mondo e lo sono anche le cassatelle. Ma non è Natale senza i buccellati. Una magia di pasta frolla ripiena di fichi secchi, frutta secca econfettura, profuma di spezie di vario tipo: cannella, chiodi di garofano, cardamomo e noce moscata.
Un'altra torta è la Sicilianella, un dolce strepitoso perché è morbido, buonissimo e per prepararlo bastano davvero cinque minuti. Pochi anche gli ingredienti: due principalmente, ricotta e uova.
Ma abbiamo anche i maritozzi siciliani che conquistano tutti. Soffici, cremosi e deliziosi al palato. Sono i "sospiri di monaca", dolci tradizionali della pasticceria siciliana. A prima vista somigliano ai classici maritozzi romani ma basta assaggiarli per capire che sono molto differenti. Innanzitutto dal ripieno: non è panna ma crema di ricotta.
Pandoro e panettone ovviamente accompagnano la fine del pasto, ma niente frutta perché si rischia l'indigestione! Vi concediamo una bella crostata con la melafragola. Da fuori potrebbe sembrare una semplicissima mela, ma tagliata sprigiona un colore inatteso. È di un rosso intenso che ricorda quasi la nostra amata Etna, ma una volta addentata, è lì che avviene la magia.
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