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C'è Paganino e pure quello dei lagnusi: quei santi (inventati) che trovi solo a Palermo

Un po' come un "mercato" delle anime sante, dove puoi trovare il santo giusto per ogni occasione. E quando quelli religiosi non bastano, si ricorre alla tradizione popolare

Salvo Caruso
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  • 1 novembre 2025

Santa Pacienza, Santu Accutufatu, Santo Scrutufatu e Santo Ventulino

La Sicilia ha una lunga lista di santi che si susseguono da secoli, uno più venerato dell’altro. Eppure, nonostante questa collezione di figure sacre (tipo figurine della Panini) sembra che a Palermo "non ci sono santi che tengono" e la domanda di santi non finisce mai. La città è un po' come un "mercato delle anime sante", dove puoi trovare il santo giusto per ogni occasione. Ma a volte, evidentemente, ne servirebbero ancora di più.

Certo, non possiamo dimenticare la nostra amata Santa Rosalia, la patrona che dal 1624 ha preso il posto di quelle che erano le sante protettrici originali (Sant’Agata, Santa Cristina, Santa Ninfa e Sant'Oliva). Loro ormai appartengono alla storia e quando arriva il corteo del Festino, tutti si concentrano su Rosalia.

Eppure, a Palermo, di santi ce ne sono tanti (ma davvero tanti). Abbiamo San Benedetto il Moro, che recentemente ha ricevuto il suo giusto riconoscimento come compatrono, grazie alla decisione dell'allora sindaco Orlando. E non è finita qui: la città vanta una miriade di Madonne, da quella della Mercede aquella delle Grazie, passando per l’Addolorata, l’Immacolata e addirittura la Madonna della Mazza (non fate arrabbiare quella, perché a volte la pazienza ha un limite). Un elenco infinito che, tra un miracolo e l’altro, sembra non bastare mai.

Per esempio, c'è Sant'Onofrio, il santo che tutti invocano quando hanno perso qualcosa. Chiunque, almeno una volta, avrà pregato Sant'Onofrio per ritrovare le chiavi di casa o il portafoglio sparito tra le pieghe del divano. E se i mariti fanno dei danni (cosa che può succedere!), c'è sempre Santa Rita pronta ad intervenire. La santa dei matrimoni, quella che aggiusta anche le cose che sembrano irrimediabili, compresi i mariti che non si comportano proprio come dovrebbero.

Poi c'è San Martino, che ha il suo posto di rilievo, specialmente tra coloro che sono... un po' meno fortunati in amore. Si dice che sia il protettore dei cornuti, i “più sfortunati” della storia, che in qualche modo, con la sua benedizione, riescono a cavarsela sempre.

Nonostante di santi "veri" la religione cristiana ne conta tantissimi, a Palermo c’è sempre la sensazione che non bastino e che ce ne vogliano di altri, magari anche un po' più... "pratici". Ed è qui che entrano in scena i santi "inventati" dalla tradizione popolare.

Primo tra tutti Santu Accutufatu, un santo che, a guardarlo, sembra che un tram gli sia passato sopra. Eppure, con la sua faccia ammaccata e il cuore grande, è uno dei santi più amati, soprattutto da chi è sempre alle prese con piccoli guai quotidiani.

Poi c'è Santo Scrutufatu, il santo dei lagnusi, quelli che non si alzano mai dal divano o che si lamentano per ogni cosa. La sua missione è scrutare, guardare e, a volte, giudicare. E se hai la tendenza a procrastinare, beh, lui ti scruta con il suo occhio severo.

Non dimentichiamo San Virticchiu Apostolo, il santo delle apparizioni veloci. Uno che compare all'improvviso, ti benedice in un attimo e poi svanisce, lasciandoti con la sensazione che qualcosa di magico è appena accaduto. Ma, attenzione, dura giusto cinque minuti!

E se la tua vita sta andando per il verso sbagliato, ci pensa Santu Sanu a metterci una pezza, ma non nel modo che ti aspetti. Se senti caldo, lui non ti manda un po' di fresco, no: ti fa rompere il condizionatore! Un miracolo all’incontrario, un po’ bizzarro, ma sempre utile a modo suo.

C’è anche Santu Latruni, un santo mai riconosciuto dalla Chiesa, ma che i palermitani amano chiamare in causa, soprattutto quando si tratta di... spartire. La sua preghiera dice: "Santu Latruni, cumpari semu, quanto pigghiamu, nni lu spartemu." Un santo perfetto per chi sa fare i conti e non ha paura di chiedere la sua parte!

A proposito di preghiere, Santu Ventulino è il santo delle mamme. Se il figlio è troppo pigro o si sta comportando male, non c'è niente di meglio che invocarlo per rimetterlo in riga. Non è che faccia miracoli, ma di sicuro fa alzare qualcuno dal letto.

Infine, il 27 di ogni mese si festeggia San Paganino, che fa un’apparizione rapida, proprio come il nome suggerisce. Arriva, ti benedice e poi... sparisce. Ma quando è presente, lascia il segno, e anche se dura poco, basta un attimo per sentirne la forza.

Ma, tra tutti questi, c'è anche Santa Pacienza, che ha la capacità di farti sopportare le attese più lunghe. Un po’ la santa della tranquillità, quella che ti insegna che alla fine, la pazienza paga sempre.

Se tutte queste figure non bastano, c'è sempre Sanfasò, protettore delle cose fatte un po' a caso, ma sempre con un buon intento. Quante volte avremmo voluto fare qualcosa alla perfezione e poi... è andata come è andata? Ecco, Sanfasò si occupa di tutti noi che, ogni tanto, improvvisiamo.

Alla fine, a Palermo, se c’è un miracolo che non riesci a trovare, c’è sempre un santo che può risolvere i tuoi problemi. E se non c’è, beh, basta inventarne un altro. Perché, in fondo, a Palermo i santi non bastano mai, e quando non ci sono, li creiamo noi.
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