Da Pippo Baudo a Lorenzo Reina, la Sicilia non li dimentica: chi ci ha lasciato nel 2025
Personaggi di spicco e persone meno note ma ugualmente importanti che, ciascuno a modo proprio, hanno lasciato un segno nella storia e nella memoria della nostra Isola
Nel 2025 la Sicilia ha dovuto dire addio a tante persone, conosciute e non, che però non saranno dimenticate. Dal nostro "Pippo Nazionale" al pastore "architetto" Lorenzo Reina, padre del Teatro Andromeda. E ancora Papa Francesco le cui parole contro la mafia risuonano ancora oggi. Senza dimenticare ovviamente chi è da sempre legato alla Sicilia come Ornella Vanoni e i suoi duetti con Carmen Consoli e Colapesce e Dimartino. Fino a Bruno Pizzul che con la sua inconfondibile telecronaca ha celebrato i gol di Totò Schillaci e lo scrittore Stefano Benni, che mise in scena il Gattopardo.
A questi nomi si aggiungono anche quelli delle persone che non fanno parte del mondo della tv o dello spettacolo ma che comunque con il loro impegno e la loro presenza costante hanno lasciato il segno in chi ha avuto fortuna di conoscerli, contribuendo così a rendere migliore una piccola parte della nostra Isola. Come Gino Campanella, storico attivista del movimento Lgbt, era tra i fondatori di Arcigay Palermo, scomparso nel giugno scorso. Lui e Massimo Milani sono (e saranno sempre) il simbolo delle lotte per i diritti civili.
Era il 16 agosto quando l'intera Isola è stata scossa da una notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto sentire. Il gigante siciliano della tv italiana, Pippo Baudo, ci aveva lasciato: volto Rai, paroliere e scopritore di talenti si è spento a 89 anni. Secondo quanto riportava l'Ansa, era circondato dagli affetti delle persone più care. Tantissimi gli hanno dato l'ultimo saluto a Roma, dove era allestita la camera ardente del presentatore. Ma altrettanti erano presenti al suo funerale in Sicilia a Militello Val di Catania, suo paese d'origine, che traboccava di persone che volevano dirgli addio.
Qualche mese prima di Pippo Baudo ci lasciava un altro gigante, stavolta della storia dell'architettura e dell'arte italiana. Con le sue opere è stato tra gli artisti che hanno segnato la rinascita di Gibellina. Arnaldo Pomodoro è scomparso all'età di 99 anni, a Milano. Le celebri "Macchine Sceniche", scenografie de "L'Orestea" di Eschilo, oggi esposte nel Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi presso il Baglio Di Stefano.
Anche un altro celebre esponente del mondo della cultura, lo scrittore Stefano Benni è stato un fulmine a ciel sereno che ha lasciato il mondo della letteratura (e non solo) orfano di uno dei suoi padri contemporanei. Con la Sicilia aveva un legame particolare. Nel 2017 avev realizzato una lettura scenica de "Il Gattopardo", il primo best-seller italiano, nella nuova sede della Feltrinelli a Milano, scegliendo cosi il ritratto del trasformismo della nobiltà siciliana.
Tornando al mondo dello spettacolo una perdita che a moltissime persone è sembrata quasi come se fosse andato via un parente stretto, è stata quella dell'amatissima Ornella Vanoni, la celebre cantante diventata ormai un'icona, che dalla poltrona di "Che Tempo che fa" di Fabio Fazio appassionava tutti con le sue storie senza troppi filtri. La cantante inoltre aveva più di un legame con la Sicilia che la ricorderà anche per i duetti con Carmen Consoli. Colapesce e Dimartino e l'interpretazione della musica di Battiato.
Un altro lutto nel mondo della musica è la recente scomparsa di Sandro Giacobbe. Un artista rimasto celebre per la sua canzone "Signora mia" che aveva le sue radici in Sicilia: il papà di Sandro era originario di Mascali in provincia di Catania: lui stesso si è esibito diverse volte sull'Isola. Tra queste ricordiamo i suoi concerti a Rosolini e a Ispica. La sua eredità siciliana, unita alle sue radici lucane, ha caratterizzato la sua figura, anche se è nato a Genova.
E come dimenticare invece uno degli addii che hanno fatto più male, quello del giovanissimo musicista Valerio Rizzo, pianista e compositore morto a 32 anni. «Ho lottato, mi sono battuto con tutte le mie forze fino alla fine. Avrei voluto continuare a condividere con voi sia la musica che l'amore». Questa frase affidata ai social racchiude gli ultimi pensieri del castelvetranese morto al termine di una battaglia contro un male terribile.
Una passione per la musica e la radio senza eguali, un «uomo buono, sempre pronto per dare una mano agli amici» era anche Francesco "Ciccio" Milazzo. Se n'è andato troppo presto, lasciando un vuoto in chi lo conosceva. Il dj palermitano è scomparso a soli 53 anni. Anche se lavorava come amministratore di condomini non mancava mai, appena poteva, di trasmettere la sua allegria alla radio o in giro per il palermitano. L'ultimo post su Facebook è proprio dedicato a questa sua passione.
Un volto palermitano del mondo televisivo era anche il compianto Franco Gregorio, produttore del famoso programma "Tivù Tivù" la trasmissione notturna che negli anni '90 ha raccontato il mondo della notte su reti regionali siciliane come Trm, Tgs, Telerent e Canale 21. Si è spento mercoledì 8 ottobre a causa di una brutta malattia contro cui combatteva da tempo. Franco era molto conosciuto tra il "popolo" della movida notturna e delle discoteche non solo di Palermo, che era la sua città ma anche della Sicilia. Era stato anche direttore artistico della storica discoteca Octopus di Marsala.
Ma si parlava anche di gente comune, persone che con la loro luce hanno illuminato un pezzo della vita della nostra comunità. Come Cettina Palmeri ex insegnante del liceo scientifico "Giuseppe D'Alessandro" di Bagheria che ha trasmesso la sua passione per la storia e per la filosofia a intere generazioni. È stata un pilastro per tantissimi ragazzi e nel corso della sua carriera dal 1985 al 2000, ha trasmesso l'amore per le sue materie e per la bellezza del pensiero.
O ancora Piero Longo, "il prof di tutti". Giornalista, scrittore e docente, ma anche autore e critico teatrale. È stato per tanti anni critico del Giornale di Sicilia, poi è passato al Mediterraneo e infine a Repubblica Palermo, ma con la sua scrittura è arrivato un po’ ovunque. Fondatore, presidente e presidente onorario della sezione palermitana di Italia Nostra, anima degli Amici del Teatro Biondo, Piero Longo ha sempre supportato chiunque volessere intraprendere la carriera giornalistica.
E c'è chi come Anna Romano Palpacelli ha ispirato grandi nomi del tennis. È morta a Palermo nell'ennesimo scontro mortale che ha spezzato la sua vita. Zia del noto tennista palermitano Marco Cecchinato e moglie di Palpacelli, ex consigliere nazionale della Federtennis ed ex presidente del comitato regionale Sicilia, venuto a mancare nel 2022. A lei il nipote nel 2018 ha dedicato la sua convocazione in Nazionale per la Coppa Davis.
L'ultimo in ordine di tempo, purtroppo da registrare è il pastore e "architetto" Lorenzo Reina, scomparso a 65 anni. La Sicilia perde il suo artista visionario. Era nato nel 1960 a Santo Stefano Quisquina, luogo nel quale Reina ha realizzato un’opera maestosa che profuma di vero ed essenziale: il Teatro Andromeda. Reina mantenne per tutta la sua vita il rispetto per le sue origini e l’amore per l’arte, amalgamando da un lato la semplicità della vita rurale, tenendo fede alla promessa che egli fece al padre, e dall’altro alimentando la sua passione per l’arte e la creatività.
A questi nomi si aggiungono anche quelli delle persone che non fanno parte del mondo della tv o dello spettacolo ma che comunque con il loro impegno e la loro presenza costante hanno lasciato il segno in chi ha avuto fortuna di conoscerli, contribuendo così a rendere migliore una piccola parte della nostra Isola. Come Gino Campanella, storico attivista del movimento Lgbt, era tra i fondatori di Arcigay Palermo, scomparso nel giugno scorso. Lui e Massimo Milani sono (e saranno sempre) il simbolo delle lotte per i diritti civili.
Era il 16 agosto quando l'intera Isola è stata scossa da una notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto sentire. Il gigante siciliano della tv italiana, Pippo Baudo, ci aveva lasciato: volto Rai, paroliere e scopritore di talenti si è spento a 89 anni. Secondo quanto riportava l'Ansa, era circondato dagli affetti delle persone più care. Tantissimi gli hanno dato l'ultimo saluto a Roma, dove era allestita la camera ardente del presentatore. Ma altrettanti erano presenti al suo funerale in Sicilia a Militello Val di Catania, suo paese d'origine, che traboccava di persone che volevano dirgli addio.
Qualche mese prima di Pippo Baudo ci lasciava un altro gigante, stavolta della storia dell'architettura e dell'arte italiana. Con le sue opere è stato tra gli artisti che hanno segnato la rinascita di Gibellina. Arnaldo Pomodoro è scomparso all'età di 99 anni, a Milano. Le celebri "Macchine Sceniche", scenografie de "L'Orestea" di Eschilo, oggi esposte nel Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi presso il Baglio Di Stefano.
Anche un altro celebre esponente del mondo della cultura, lo scrittore Stefano Benni è stato un fulmine a ciel sereno che ha lasciato il mondo della letteratura (e non solo) orfano di uno dei suoi padri contemporanei. Con la Sicilia aveva un legame particolare. Nel 2017 avev realizzato una lettura scenica de "Il Gattopardo", il primo best-seller italiano, nella nuova sede della Feltrinelli a Milano, scegliendo cosi il ritratto del trasformismo della nobiltà siciliana.
Tornando al mondo dello spettacolo una perdita che a moltissime persone è sembrata quasi come se fosse andato via un parente stretto, è stata quella dell'amatissima Ornella Vanoni, la celebre cantante diventata ormai un'icona, che dalla poltrona di "Che Tempo che fa" di Fabio Fazio appassionava tutti con le sue storie senza troppi filtri. La cantante inoltre aveva più di un legame con la Sicilia che la ricorderà anche per i duetti con Carmen Consoli. Colapesce e Dimartino e l'interpretazione della musica di Battiato.
Un altro lutto nel mondo della musica è la recente scomparsa di Sandro Giacobbe. Un artista rimasto celebre per la sua canzone "Signora mia" che aveva le sue radici in Sicilia: il papà di Sandro era originario di Mascali in provincia di Catania: lui stesso si è esibito diverse volte sull'Isola. Tra queste ricordiamo i suoi concerti a Rosolini e a Ispica. La sua eredità siciliana, unita alle sue radici lucane, ha caratterizzato la sua figura, anche se è nato a Genova.
E come dimenticare invece uno degli addii che hanno fatto più male, quello del giovanissimo musicista Valerio Rizzo, pianista e compositore morto a 32 anni. «Ho lottato, mi sono battuto con tutte le mie forze fino alla fine. Avrei voluto continuare a condividere con voi sia la musica che l'amore». Questa frase affidata ai social racchiude gli ultimi pensieri del castelvetranese morto al termine di una battaglia contro un male terribile.
Una passione per la musica e la radio senza eguali, un «uomo buono, sempre pronto per dare una mano agli amici» era anche Francesco "Ciccio" Milazzo. Se n'è andato troppo presto, lasciando un vuoto in chi lo conosceva. Il dj palermitano è scomparso a soli 53 anni. Anche se lavorava come amministratore di condomini non mancava mai, appena poteva, di trasmettere la sua allegria alla radio o in giro per il palermitano. L'ultimo post su Facebook è proprio dedicato a questa sua passione.
Un volto palermitano del mondo televisivo era anche il compianto Franco Gregorio, produttore del famoso programma "Tivù Tivù" la trasmissione notturna che negli anni '90 ha raccontato il mondo della notte su reti regionali siciliane come Trm, Tgs, Telerent e Canale 21. Si è spento mercoledì 8 ottobre a causa di una brutta malattia contro cui combatteva da tempo. Franco era molto conosciuto tra il "popolo" della movida notturna e delle discoteche non solo di Palermo, che era la sua città ma anche della Sicilia. Era stato anche direttore artistico della storica discoteca Octopus di Marsala.
Ma si parlava anche di gente comune, persone che con la loro luce hanno illuminato un pezzo della vita della nostra comunità. Come Cettina Palmeri ex insegnante del liceo scientifico "Giuseppe D'Alessandro" di Bagheria che ha trasmesso la sua passione per la storia e per la filosofia a intere generazioni. È stata un pilastro per tantissimi ragazzi e nel corso della sua carriera dal 1985 al 2000, ha trasmesso l'amore per le sue materie e per la bellezza del pensiero.
O ancora Piero Longo, "il prof di tutti". Giornalista, scrittore e docente, ma anche autore e critico teatrale. È stato per tanti anni critico del Giornale di Sicilia, poi è passato al Mediterraneo e infine a Repubblica Palermo, ma con la sua scrittura è arrivato un po’ ovunque. Fondatore, presidente e presidente onorario della sezione palermitana di Italia Nostra, anima degli Amici del Teatro Biondo, Piero Longo ha sempre supportato chiunque volessere intraprendere la carriera giornalistica.
E c'è chi come Anna Romano Palpacelli ha ispirato grandi nomi del tennis. È morta a Palermo nell'ennesimo scontro mortale che ha spezzato la sua vita. Zia del noto tennista palermitano Marco Cecchinato e moglie di Palpacelli, ex consigliere nazionale della Federtennis ed ex presidente del comitato regionale Sicilia, venuto a mancare nel 2022. A lei il nipote nel 2018 ha dedicato la sua convocazione in Nazionale per la Coppa Davis.
L'ultimo in ordine di tempo, purtroppo da registrare è il pastore e "architetto" Lorenzo Reina, scomparso a 65 anni. La Sicilia perde il suo artista visionario. Era nato nel 1960 a Santo Stefano Quisquina, luogo nel quale Reina ha realizzato un’opera maestosa che profuma di vero ed essenziale: il Teatro Andromeda. Reina mantenne per tutta la sua vita il rispetto per le sue origini e l’amore per l’arte, amalgamando da un lato la semplicità della vita rurale, tenendo fede alla promessa che egli fece al padre, e dall’altro alimentando la sua passione per l’arte e la creatività.
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